È la data più significativa del mese di agosto, la festa religiosa più solenne del calendario liturgico, celebrata nel mondo cattolico con luminarie, fuochi d’artificio, falò e processioni a mare.
Secondo la leggenda Lorenzo elargì ai poveri il ricavato della vendita dei beni della Chiesa di Roma anziché consegnarlo al prefetto; il raggiro gli costò il rogo.
Nel Salento il santo protegge dall’epilessia, popolarmente indicata come lu male te Santu Tunatu, il male di San Donato.
L’anticipazione dei festeggiamenti in onore della Madonna avvenuta nel mese di maggio con la dedicazione di un intero mese registra una concentrazione di eventi in suo onore nei mesi di agosto e settembre quando è invocata con innumerevoli titoli.
Il suo patronato scaturisce dalla storia ben nota della santa che, sposata da vent’anni a Gioacchino, non riusciva a dargli un figlio; è invocata per una buona morte perché le furono risparmiati gli spasmi dell’agonia, certamente per essere stata beneficiata da Cristo, suo nipote.
A Lecce, come nel Salento, il nome della Matalena, Maddalena, ricorreva sovente in una circostanza.