“Un viaggio, quello di Pier Giorgio e dei suoi amici e amiche della ‘compagnia dei tipi loschi’ verso la montagna, dove trascorreranno una giornata in cammino per raggiungere la cima, attraverso i dialoghi, i racconti ma anche gli scherzi e le dinamiche tra loro, si scoprirà chi fosse Pier Giorgio, la sua vitalità, il suo carattere, la sua fede”.
Nella quarta domenica di luglio San Cesario di Lecce festeggia il suo patrono San Cesario. In questo giorno, un tempo, si consumava la gujunara, un piatto a base di zucchine, patate, cipolle e pezzetti di carne di castrato (agnello), cotti nella pignatta di terracotta al forno di pietra. Si presentava a tavola dopo avere spolverato abbondante pecorino che serviva a insaporire ancor più la pietanza.
Per la sua professione di medico, Pantaleone o Pantaleo condivide con i Santi Luca, Cosimo e Damiano il patronato sui medici.
In questo passaggio epocale di profonda crisi sistemica e di profondi cambiamenti, è urgente riappropriarsi di quel connaturato anelito a purificare lo sguardo per vedere in maniera profonda e luminosa le persone, la vita e la storia.
Perché la festa di San Benedetto di Norcia, coincidente con l’equinozio di primavera e simboleggiata dalla rondine (famosissimo il proverbio “per san Benedetto la rondine sotto il tetto”), non cadesse nel periodo di Quaresima, è stata spostata all’11 luglio.
Per quattro anni (2006-2010), ogni mattina alle 5,30, al termine del primo Giornale radio Rai, il compianto arcivescovo Cosmo Francesco Ruppi ha presentato il santo del giorno.