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Per la sua professione di medico, Pantaleone o Pantaleo condivide con i santi Luca, Cosimo e Damiano il patronato sui medici.

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Il suo patronato scaturisce dalla storia ben nota della santa che, sposata da vent’anni a Gioacchino, non riusciva a dargli un figlio; è invocata per una buona morte perché le furono risparmiati gli spasmi dell’agonia, certamente per essere stata beneficiata da Cristo, suo nipote.

 

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Nella quarta domenica di luglio San Cesario di Lecce festeggia il suo patrono San Cesario. In questo giorno, un tempo, si consumava la gujunara, un piatto a base di zucchine, patate, cipolle e pezzetti di carne di castrato (agnello), cotti nella pignatta di terracotta al forno di pietra. Si presentava a tavola dopo avere spolverato abbondante pecorino che serviva a insaporire ancor più la pietanza.

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 A Lecce, come nel Salento, il nome della Matalena, Maddalena, ricorreva sovente in una circostanza.

 

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La terza domenica di luglio a Novoli si festeggia la Madonna di Costantinopoli o dell’Odegitria, divenuta Santa Maria de Novis o de Nubis o Nove, popolarmente la Madonna te la Noa, quest'anno in coincidenza con la festa della Madonna del Monte Carmelo o del Carmine.

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Perché la festa di San Benedetto di Norcia, coincidente con l’equinozio di primavera e simboleggiata dalla rondine (famosissimo il proverbio “per san Benedetto la rondine sotto il tetto”), non cadesse nel periodo di Quaresima, è stata spostata all’11 luglio.

 

 

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