Se nella festa di Tutti i Santi, è tradizione che, soprattutto nelle chiese antiche, si espongano alla pubblica venerazione le reliquie dei Santi, oggi è giusto proporre la vita di quei santi che hanno vissuto nella nostra terra del Salento, rendendola preziosa non solo agli occhi degli uomini, ma soprattutto agli occhi di Dio.
Tra le numerose leggende legate alla presenza a Lecce di San Francesco d’Assisi si registra quella che il santo si sia fermato nel 1222 presso l’originario convento dei frati minori e vi abbia lasciato un sandalo al quale furono attribuite miracolose guarigioni.
Oggi è la memoria liturgica dei Santi Cosma e Damiano, martiri dei primi anni del IV secolo durante la persecuzione di Diocleziano.
Sant’Oronzo condivide la protezione su Lecce insieme ad un rilucente esercito di compatroni cresciuto nel corso dei secoli, obiettivamente smisurato, ma giustificato se lo si accosta alla proliferazione di chiese appartenenti ai più disparati ordini religiosi, di cappelle interne ai conventi e monasteri.
Ricorre oggi il venticinquesimo anniversario della morte del Servo di Dio Nicola Riezzo. Il 20 agosto del 1998, infatti, moriva nella sua abitazione di Via Carritelli a Squinzano dove era nato l’11 dicembre del 1904, da Giuseppe Pacifico Riezzo e Oronza Renna.
Molto lacunose le notizie biografiche su San Rocco, che nascondeva una croce vermiglia sul petto, legato alla liberazione di alcune città italiane, funestate dalla peste verificatasi intorno al 1300, ed egli stesso colpito dal morbo.