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Domani 11 febbraio alle 18 a Lecce, presso la chiesa parrocchiale-santuario Sant'Antonio di Padova a Fulgenzio, la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle cause dei santi, a 150 anni dalla nascita del Venerabile Giuseppe Michele Ghezzi.

 

 

 

In dialogo con Padre Giancarlo Greco, parroco da quattro anni a Francavilla Fontana in “Maria Santissima della Croce”, vicepostulatore delle cause dei santi della Provincia dei Frati minori di Lecce, responsabile dell'ambito della carità della Provincia francescana salentina.

 

Chi è fra Giuseppe Michele Ghezzi?

Fra Giuseppe Michele Ghezzi è un frate minore vissuto tra fine '800 e inizi '900. Nasce a Lecce il 19 agosto 1872 da una famiglia ducale nota per l'onestà e la religiosità, i cui 7 figli (4 morirono in tenera età) furono educati all' amore di Dio e del prossimo. L' infanzia non fu semplice a causa di una malattia "carie ossea". Dopo tante cure nel 1894 riacquistò la salute per intercessione della Madonna di Pompei. Attento ai poveri e alle varie situazioni di povertà della sua amata città di Lecce fino a condividere le sue scarpe e il suo materasso con i più bisognosi. Dopo la morte della mamma, della quale lui stesso si prese cura e dopo aver donato tutti i suoi averi e ricchezze, entrò nel 1905 presso i Frati del convento di Sant'Antonio a Fulgenzio e iniziò a 33 anni la formazione fino alla scelta di essere solo frate minore: infatti l'8 dicembre 1915 fu ammesso alla professione solenne all' età di 43 anni.

 

 

Quale la sua attualità oggi?

Fra Giuseppe è stato il frate della gente e vicino alla gente. Ha vissuto le due guerre mondiali e ha saputo nella sua tenacia pastorale mettersi dalla parte dei sofferenti, consolando le tante donne che sul fronte avevano perso o il marito o i figli...diremmo in linguaggio sinodale è stato l'uomo dell'ascolto. Percorreva le strade del Salento con il solo aiuto di una semplice bisaccia, definita della carità perché non solo serviva per chiedere l'elemosina ma portava le medicine ai bambini ammalati. La sua attualità evangelica è aver vissuto nelle periferie, dando sempre attenzione a chiunque si rivolgeva a lui. È l'uomo non solo dinamico ma di preghiera. Tutta la sua missione tra la gente partiva dallo stare ore davanti al tabernacolo e alla sera prima di ritirarsi nella sua cella il suo appuntamento era davanti al tabernacolo. La sua forza missionaria partiva  dall'eucarestia, non solo negli anni di vita religiosa nell'Ordine dei frati minori, ma anche da giovane quando curava il catechismo ai ragazzi della sua parrocchia. Fra Giuseppe è un santo frate acclamato in vita e in morte dal popolo, dalla gente... il popolo ha visto in lui la benedizione di Dio, la vicinanza di Dio. Dove le sue gambe non riuscivano a portarlo per la sua malferma salute riuscivano le sue lettere (oltre mille) tesoro spirituale dove si comprende chi era fra Giuseppe Ghezzi per la terra del Salento. È stato un comunicatore di Dio... questa è  stata la sua bellezza che ha affascinato molti e continua a toccare tanti che ancora oggi portano avanti la sua memoria e la sua santità.

 

Venerabile. A che punto è la sua causa di beatificazione?

Dal 2000 è Venerabile, cioè riconosciute le virtù vissute e i teologi che hanno esaminato i suoi scritti e le varie testimonianze su di lui hanno riconosciuto di notevole testimonianza la biografia scritta dalla sorella di fra Giuseppe Ghezzi, Suor Clotilde, carmelitana del monastero di Bari ... " fra Giuseppe da ricco si fece povero per seguire Gesù" sul modello di Francesco d'Assisi. Si riconosce l'umiltà e la semplicità che caratterizzano la sua vita, soprattutto quando, nel passare di casa in casa per raccogliere le elemosine, si trasformava in un vero e proprio missionario. Stiamo valutando alcuni miracoli che il Signore ha operato attraverso il Venerabile Ghezzi. Ci affidiamo a lui... bello che proprio ieri 9 febbraio, giorno del beato transito di Fra Ghezzi, a Lecce si è fatto festa per il nuovo Venerabile leccese, don Ugo De Blasi che ha conosciuto il frate. È stato anche presente nella ricognizione dei resti mortali di Fra Giuseppe che furono collocati nella chiesa di Sant'Antonio a Fulgenzio.

 

Come far riconoscere meglio ai giovani di oggi il messaggio di Fra Ghezzi?

Fra Giuseppe piace perché è una testimonianza di vita che non passa mai di moda nonostante che sia morto nel 1955 perché ha vissuto come San Francesco... si spoglia di tutto per darlo ai poveri, anche il suo titolo nobiliare che ha ceduto al fratello. Vicino alla gente con il suo stare accanto in semplicità senza troppe parole. Concludendo riportando l'invito del Vangelo di domenica scorsa... è stato sale evangelico nella nostra chiesa salentina e per molto luce dove vi era il buio della disperazione e del fallimento.

 

 

 

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