Si dice spesso che “i giovani di oggi sono gli adulti di domani”. Viene il sospetto che si fa finta di ignorare che gli adulti di oggi sono i bambini e i ragazzi di ieri. Portatori sani di sogni, buoni propositi, speranze, candore e innocenza di un tempo che fu e talvolta andati disattesi. La categoria “adulti” non è dotata della prerogativa della infallibilità, eppure la vita le assegna la funzione di educazione, guida e orientamento al bene e al meglio. Restando pur sempre in ascolto di qualche felice esempio che i “piccoli” sempre riservano e di cui restare ammirati. Buona lettura!
Vale la pena di morire per uno sballo? E le nuove droghe che danni provocano? Il contrasto a chimici, trafficanti e diffusori anche via internet di sempre nuove varianti di droga è ormai una lotta contro il tempo. Anche l’età dei destinatari si abbassa sempre di più. Senza ignorare che sin dalla prima assunzione di droga si può impazzire. È possibile divertirsi in modo sano e senza voler “sballare” ad ogni costo? Due giovani raccontano come. Buona lettura!
Sabato e domenica scorsi si è tenuta presso l’oratorio San Giovanni Bosco di Merine, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù a Panama, un fine settimana di preghiera e meditazione con il vescovo Michele Seccia.
Quattro abbracci con i giovani, tre parole d’ordine ricorrenti: amore, passione, concretezza, per realizzare insieme un sogno comune chiamato Gesù.
“Questa Giornata mondiale della gioventù è un’occasione unica per andare incontro e avvicinarsi ancora di più alla realtà dei nostri giovani, piena di speranze e desideri, ma anche profondamente segnata da tante ferite”.