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La maggioranza dei giovani (51,5%) non conosce l’Agenda 2030 e i suoi obiettivi di sviluppo sostenibile, ma quanto l’informazione parla di quest’Agenda.

 

 

 

Il dato emerge da una duplice ricerca - condotta dalla Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università Salesiana, e dall’Ucsi (associazione di giornalisti cattolici) - che ha indagato da un lato se i giovani conoscono l’Agenda e che idea hanno di sviluppo sostenibile; dall’altro se e come l’informazione le dà spazio al proprio interno.

Ai giovani (tra i 18 e i 32 anni) è stato somministrato un questionario on line: si può dunque pensare che abbiano scelto di compilarlo quelli che hanno un qualche interesse per i temi dell’Agenda: è questo a rendere ancora più importante quel dato. Ora i risultati della ricerca sono stati pubblicati nel volume “Pensare il futuro. I 17 obiettivi dell’Agenda visti dai giovani e raccontati dai giornalisti”.

Se i giovani usano di più i social ma dichiarano di essere più affidabili della stampa e degli strumenti di comunicazione, gli adulti fanno scelte importanti per l’ecologia e vogliono ri-“pensare il futuro”. Ecco, dunque, gli obiettivi e le ansie dei giovani: per la stragrande maggioranza (92%) la preoccupazione è di non riuscire a trovare (o mantenere) un lavoro. Al secondo posto indicano l’inquinamento ambientale (53,0%); al terzo la violenza/delinquenza presente nella società (bullismo, mafia, criminalità, terrorismo…) (43,8%); al quarto la crisi economica mondiale (43,2%).

 

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