Un momento di intimità spirituale e pastorale dell’arcivescovo Michele Seccia con i suoi sacerdoti qualche giorno prima di Natale non solo per il tradizionale scambio di auguri ma soprattutto per rinsaldare i vincoli forti che scaturiscono dalla grazia sacramentale dell’Ordine e dell’Eucaristia.
L’attesa inaugurazione del presepe nella monumentale Piazza Duomo a Lecce è arrivata. Come da tradizione, l’opera raffigurante la natività è stata ufficialmente aperta ieri sera, giorno della solennità dell’Immacolata Concezione.
Festa del secondo anniversario dell’ingresso a Lecce in trasferta per l’arcivescovo Michele Seccia. Ieri, infatti, nel seminario regionale a Molfetta era in programma la riunione della Conferenza episcopale pugliese.
Due anni come pastore di una Chiesa diocesana bella e al tempo stesso complessa come quella di Lecce sono forse pochi per portare a regime le prospettive pastorali tracciate sin dai primi discorsi, dai primi passi mossi nella nostra città.
“Simone di Giovanni, mi ami tu più di costoro? Si, o Signore tu lo sai che ti amo. Pasci le mie pecorelle…” (Gv 21,15ss).
Giorni fa mi è capitato di vedere un quadro che mostra Gesù come “l'ospite inatteso”. Quando ho letto per la prima volta la lettera che il vescovo Michele ha inviato alle famiglie della nostra Chiesa locale, l'immagine mi è tornata subito alla mente.