Ricorrono frequentemente, nei confronti della storia, episodi di negazionismo, ovvero di ripudio e si potrebbe dire che l’origine sia la medesima.
Mai espressione è stata più giusta come “colabrodo” se riferita alla situazione attuale della scuola italiana. La motivazione giustificativa ci deriva da una prima analisi dei risultati dell’ultimo Rapporto Invalsi, presentato a Roma il 7 luglio 2022.
Le tragiche vicende della guerra in Ucraina ci inducono a pensare che, poiché l’uomo è sempre lo stesso, le vicende della storia, pur nel mutamento dei tempi e delle situazioni, tendono a ripetersi. Un esempio per tutti: la guerra del grano.
Che l’Italia sia caratterizzata, tra l’altro, dal diffuso fenomeno della denatalità è arcinoto: siamo tra gli ultimi Paesi al mondo nella scala demografica.
Nessuno avrebbe pensato che nel mentre non siamo ancora usciti dalla pandemia di Covid 19, che continua a contagiare ed a provocare ricoveri in ospedale e decessi, ci vedessimo piombare addosso, da ormai sette settimane, il dramma della guerra. E che guerra!
Non è ancora definitivamente scomparsa la pandemia da Covid-19, che una nuova, immane tragedia ha sconvolto le nostre vite.