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Una recente indagine di Save the Children ha messo in luce che la pandemia, come sappiamo, ha colpito fortemente la scuola in Italia, ma non in maniera uniforme.

 

 

 

Gli studenti di Bari e di Napoli hanno avuto giorni di lezione in Dad in numero doppio rispetto a quelli di Milano e Torino.

È come se la pandemia si sia accanita sui territori più fragili, dove, già prima del Covid, i tassi di abbandono scolastico rasentavano il 20%.

Non a caso, i Tribunali per i minori confermano che nelle grandi città del sud, coloro che abbandonano la scuola finiscono, in grande percentuale, ad alimentare potenzialmente la devianza e la criminalità organizzata.

L’aspetto più preoccupante è rappresentato dall’aumento della percentuale di quanti escono dalla scuola senza aver acquisito le competenze di base minime. Percentuale in aumento al sud ed in diminuzione o stabile al nord.

Poiché si può immaginare che la pandemia provocherà effetti di lungo corso, i dati precedenti finiranno per condizionare anche l’accesso al mondo del lavoro dei giovani meridionali, per il prossimo futuro!

Ancor più preoccupante è la mancanza di un serio dibattito nazionale sul futuro della scuola in Italia ed una serie previsione di investimenti produttivi del Pnrr sull’intera filiera della formazione giovanile.

Il rischio è rappresentato dal procedere affrontando situazioni emergenziali, senza alcuna reale capacità di programmazione.

In realtà l’istanza del sud verso la scuola è molto debole o quasi inesistente, perché si è diffusa la convinzione che la scuola non sia più veicolo di promozione sociale.

Lo confermano le spinte locali verso la chiusura delle scuole e le messe in quarantena delle classi, che hanno avuto una distribuzione disomogenea a livello nazionale, in funzione delle rispettive preferenze.

Non dimentichiamo che il divario sociale, prima che dal reddito, è determinato dalla cultura!

I processi virtuosi sono determinati dai processi locali, ma agganciati ad una visione nazionale, che li reinterpreta e li rende praticabili.

Occorre dare voce al meglio per arrestare il divario del sud e quello dell’Italia rispetto all’Ue.

 

Forum Famiglie Puglia