Ci siamo lasciati ieri con il segno di Cana che anticipa lo sposalizio tra Dio e l'umanità. È l' umanità nuova che si arricchisce di nuovi figli nel segno sacramentale del battesimo.
Siamo discesi dal Tabor. Non è stato un semplice ricordare ciò che videro con i loro occhi Pietro, Giacomo e Giovanni.
Ieri, partiti da Amman abbiamo fatto tappa a Gerasa che dai Giordani viene paragonata alla nostra Pompei. Una veloce immersione trai bellissimi reperti archeologici (ne valeva la pena) e subito partenza verso la frontiere, Giordana prima, Israeliana poi.
Abbiamo visitato la bellissima necropoli di Petra, seconda meraviglia del mondo moderno.
Vedere la Terra promessa dallo stesso luogo in cui Mosè ha visto realizzarsi il progetto di Dio sulla sua vita e nella storia del popolo a lui affidato è stato il centro di questo secondo giorno del nostro pellegrinaggio.
Le ultime immagini da Fiumicino dove l’arcivescovo Michele Seccia con il gruppo di altri quarantacinque pellegrini sono pronti ad imbarcarsi sull’aereo che li porterà ad Amman per iniziare il cammino in Terra Santa.