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"L'inquietudine come percorso di fede e di santità", questo il significativo titolo dell'attesa conferenza, dedicata alla figura ed all'eredità spirituale di Santa Teresa d'Avila (1515-1582), che stasera, subito dopo la celebrazione eucaristica delle 18, sarà tenuta da don Alessandro D'Elia presso il salone della chiesa dedicata alla grande mistica spagnola nel centro storico di Lecce.

 

 

 

A dialogare con il relatore ci sarà lo studioso Andrea Pino. L'appuntamento, organizzato grazie alla collaborazione della locale confraternita di Gesù Agonizzante e dei Santi Medici, guidata da Loredana De Benedetto, mira a solennizzare il 440esimo anniversario del transito della santa e si preannuncia come una bellissima occasione per riscoprire altresì le tracce del culto teresiano presenti nel nostro territorio.   

Teresa d'Avila (al secolo, Teresa Sánchez de Cepeda Dávila y Ahumada) è giustamente considerata una delle più splendide personalità del cattolicesimo di tutti i tempi. Entrata ventenne nel Carmelo de la Encarnación di Avila, quasi fuggendo dalla casa paterna, dopo un travagliato percorso interiore che la condusse a quella che definì in seguito la sua conversione, divenne una delle figure più importanti del XVI sec., grazie al suo ricchissimo magistero spirituale ed al suo divenire autentica riformatrice dell'Ordine Carmelitano. La sua opera più celebre, Il castello interiore, vero itinerario dell'anima alla ricerca di Dio, rimane un'assoluto capolavoro della letteratura spirituale cristiana. Proclamata santa da Papa Gregorio XV nel 1622, fu annoverata tra i dottori della Chiesa nel 1970.

 

 

 

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