Riuscirà il nuovo Parlamento a elaborare e varare una legge elettorale degna di un Paese autenticamente democratico e dedito al bene pubblico? Non solo. Riusciranno i cittadini a ritornare a forme rinnovate di formazione e partecipazione politica per cambiare la legge elettorale e determinare una migliore classe politica?
Un lungo pomeriggio a discutere con giovani e adulti delle scuole di politica di Cercasi un fine, Cassano delle Murge, sull’eticità del voto costituisce una di quelle esperienze che rincuorano, anche se aprono uno spaccato più profondo sugli interrogativi di chi responsabilmente si appresta a votare il 25 settembre.
Nella serata di ieri, 31 agosto, la piccola Repubblica di San Marino ha approvato la legge sull’aborto con 32 voti a favore, 7 contrari, 10 astenuti e 10 assenti. Essa in parte copia la 194, in parte la peggiora. Alla base di questa normativa non vi è alcuna esigenza, se non ideologica.
Porsi la domanda sulla rilevanza della cattolicità italiana, in tempi di campagna elettorale e di secolarizzazione galoppante, è molto coraggioso.
Giorno dopo giorno, inesorabilmente, la guerra in Ucraina perde il suo appeal mediatico. Sembra quasi che l’emozione e l’angoscia della prima ora, quel terrificante 24 febbraio di quest’anno in cui cominciarono i bombardamenti russi sulle città ucraine e i tank di Putin conquistarono terreno per “denazificare” l’ex alleato fraterno, stiano lasciando spazio ad un lento e inesorabile oblio.
Portalecce volentieri ripropone l’articolo apparso mercoledì scorso su “Nuovo Quotidiano di Puglia” a firma del vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca, mons. Vito Angiuli.