Di brutture, nel mondo, non ne mancano mai. E volenti o nolenti ne siamo spesso spettatori, forse né più, né meno di altri periodi.
Di fronte a fatti di cronaca drammatici come l'efferato omicidio di Giulia Cecchettin, ennesimo femminicidio compiuto da un uomo nei confronti di una donna, molteplici sono le forme di reazione.
Un contadino sta gettando dei semi nei solchi praticati, poco prima con una zappa, in un piccolo orto. Suo nipote, che assiste ammirato alla scena, gli chiede: "nonno, ma come fa a spuntare qualcosa, che poi mangiamo, da un seme così piccolo?"
Nel calendario liturgico, proprio della Chiesa di Lecce, domani 6 novembre si celebra l’anniversario della Dedicazione della Cattedrale, chiesa madre di tutti i fedeli e centro della vita liturgica diocesana.
La notizia, circolata nei giorni scorsi, è quella secondo cui l’Istituto universitario europeo di Fiesole starebbe valutando la possibilità di individuare un nome “più inclusivo”, meno caratterizzato in senso cristiano, per sostituire quello del Natale.
Assisto al telegiornale assieme alla famiglia e alla nostra vicina di casa. Ivana è ucraina. Scoppia in lacrime. Le immagini provenienti da Israele e dalla Striscia di Gaza la riportano al suo Paese, martoriato dalla furia russa.