Una delle caratteristiche emergenti nell’intensa riproposta del culto di Sant’Oronzo nel 1656, dopo la preservazione della città di Lecce dalla peste, è la trama, anzi la concatenazione di fattiva partecipazione tra potere civile ed autorità ecclesiastica.
Nel 1669 il vescovo Luigi Pappacoda presentò un “Libello” alla Sacra Congregazione dei riti, per ottenere il riconoscimento ufficiale del culto verso i tre Santi Oronzo, Giusto e Fortunato.
Una completa indagine sulla figura del patrono del Salento e, più in generale, sul suo culto, non può non tener conto, a nostro parere, del "fattore Napoli".
Si terrà domenica 19 settembre in cattedrale il consueto incontro diocesano annuale con tutti i Gruppi di preghiera di Padre Pio.
“Viam que vadit ad Sanctum Orontium”: è la testimonianza documentaria, da tempo nota, che interessa in modo ragguardevole sia la memoria storica del santo vescovo sia un’esplicita indicazione sul territorio a lui riferita.
Pubblichiamo il decreto, firmato da mons. Michele Seccia, con cui si è ufficialmente aperto l'anno santo oronziano.