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Si conclude oggi il pellegrinaggio della reliquia di San Francesco d’Assisi a Trepuzzi, nella chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo. La reliquia riparte alla volta di Parabita, ultima tappa del tour pugliese.

 

 

La reliquia del camoscio insanguinato era giunta nella serata di giovedì scorso a Trepuzzi, accolta nella comunità di San Michele Arcangelo guidata da don Emmanuel Riezzo.

L’evento inserito nei festeggiamenti del giubileo parrocchiale a 60 anni dalla dedicazione della chiesa ha richiamato un grande numero di fedeli e devoti per l’arrivo storico della reliquia che per la prima volta tocca la Puglia e il Salento.

“Tutta la Puglia è una terra profondamente francescana - ha affermato Fra Guglielmo Spirito, frate conventuale di Assidi, custode della reliquia, che ha portato tra le sue mani il camoscio di San Francesco prima ad Altamura e adesso nella comunità trepuzzina -, e oggi è qui grazie alla ferma volontà del parroco don Emmanuel che l’ha voluta nella sua comunità per riempire dello spirito di pace di san Francesco tutti i suoi parrocchiani ma non solo, e noi da Assisi, pronti a festeggiare gli 800 anni dalle stimmate di Francesco abbiamo pensato che non potevamo negare questo evento di grazia”.

Venerdì sera è giunto nella comunità anche mons. Francesco Neri, arcivescovo di Otranto e frate cappuccino che si è soffermato con emozione a pregare davanti alla reliquia e ha celebrato poi la santa messa. “Per me questo è un richiamo e anche un monito da parte di Francesco - ha affermato l’arcivescovo -, mi ricorda, nonostante il mio essere un vescovo, a tornare sempre con umiltà semplicità e povertà alla mia condizione di frate francescano sposo della povertà, e in questo esempio penso che la presenza di questa reliquia in una comunità parrocchiale come questa possa portare tanta pace e tanto bene”.

Nella chiesa è stata sistemata anche una ricca mostra su San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia e del creato voluta della comunità che sta vivendo questi giorni di particolare grazie con la presenza tra loro del santo poverello di Assisi. “Penso che San Francesco possa essere un incoraggiamento per la nostra comunità - ha dichiarato don Emmanuel - in vista dei festeggiamenti di San Michele Arcangelo nel nostro giubileo parrocchiale l’esempio di Francesco ci ricorda che dobbiamo rimanere piccoli e poveri per essere grandi e ricchi di spirito.”

Prima della partenza della reliquia alla volta di Parabita, saranno intronizzati i simulacri dei santi arcangeli per dare inizio ai festeggiamenti religiosi e civili.

 

 

 

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