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Ottenuta la maturità classica al liceo Palmieri di Lecce, nel 1946 EnnioDe Giorgi si iscrisse alla facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma.

Dopo il primo anno, sotto suggerimento di un autorevole maestro, Mauro Picone,  passò a quella di Matematica. De Giorgi si laureò nel 1950 discutendo con Picone una tesi che riguardava la teoria della misura. Subito dopo la laurea ottenne una borsa di studio presso l’Istituto nazionale per le applicazioni del calcolo e, nel 1951, divenne assistente di Picone preso l’Istituto Castelnuovo di Roma.

Nel 1958 vinse la cattedra di analisi matematica presso l’Università di Messina, dove prese servizio in dicembre. Nell’autunno del 1959, su proposta di Alessandro Faedo, fu chiamato alla Scuola Normale Superiore di Pisa, dove ricoprì, per quasi quarant’anni, la cattedra di analisi matematica, algebrica e infinitesimale.

L’ambiente culturale di questa Scuola fu fondamentale per la maturazione professionale di De Giorgi: conversare e confrontarsi con colleghi e allievi, più che frequentare le biblioteche, fu il suo strumento principe di informazione e comunicazione, soprattutto scientifica. Verba manent, scripta volant, diceva talvolta indicando la massa di carte, lettere, articoli e fotocopie che ricoprivano la scrivania del suo studio e che rischiavano sempre di volar via per qualche colpo di vento.  

Sempre a Pisa ebbe modo di formare una scuola di analisti (non solo italiani) «il cui valore è universalmente riconosciuto» – come ebbe a dire il suo ‘padrino’ Jean-Louis Lions quando gli fu conferita nel 1983 la laurea honoris causa alla Sorbonne di Parigi. Tra gli altri prestigiosi riconoscimenti ricevuti da De Giorgi: il premio Caccioppoli, appena istituito, assegnatogli nel 1960 dall’UMI (Unione Matematica Italiana); il premio nazionale del presidente della Repubblica italiana nel 1973; il premio Wolf per la matematica dello Stato di Israele nel 1990; la laurea honoris causa in filosofia dell’Università di Lecce  nel 1992. De Giorgi fu, inoltre, socio dell’Accademia nazionale dei Lincei, membro dell’Accademia nazionale delle scienze, detta dei XL, dell’Accademia pontaniana, dell’Accademia delle scienze di Torino, dell’Istituto lombardo, dell’Accademia ligure e della Pontificia accademia delle scienze. Nel 1995 fu nominato socio straniero dell’Académie des sciences di Parigi e della National Academy of Sciences degli Stati Uniti.

Da sempre coinvolto in varie attività di volontariato, un impegno fortemente determinato dall’intreccio tra la sua visione sapienziale della matematica e le sue profonde convinzioni religiose, dagli inizi degli anni Settanta dedicò grande energia a sostenere i diritti umani, conducendo varie battaglie in difesa di dissidenti politici o religiosi; battaglie nelle quali riusciva a coinvolgere molte persone provenienti da varie e diverse tradizioni politiche e ideologiche. De Giorgi divenne membro attivo di Amnesty International, associazione di cui fondò il Gruppo pisano, cogliendo ogni occasione per illustrare e diffondere la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.

Ennio De Giorgi morì a Pisa il 25 ottobre del 1996.

Fonte e ulteriori approfondimenti: Treccani, ad vocem

 

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