La comunità parrocchiale di San Francesco d’Assisi in Campi Salentina si prepara a settembre ad accogliere un nuovo parroco, Padre Michele Cilli, originario di Trani, che raccoglierà il testimone da Padre Antonio Imperato, originario di Alessano, il paese di don Tonino Bello.
Dopo più di due mesi di chiusura a causa dell’emergenza coronavirus, ieri anche nella parrocchia San Francesco d'Assisi di Campi Salentina vi sono state le prime celebrazioni eucaristiche in presenza di popolo.Superato un primo momento di smarrimento dovuto al rispetto delle regole da seguire e alla scelta di posti distanziati l'uno dall'altro, forte è stata l'emozione di tutti i parrocchiani nel ritrovarsi finalmente insieme nella propria chiesa.
Poter prendere parte alla celebrazione e accostarsi personalmente al sacramento eucaristico, finalmente non più attraverso lo schermo di un televisore, di un computer o di un telefonino, ha commosso molti dei partecipanti.
Lo stesso parroco, Padre Antonio Imperato, ha detto (CLICCA QUI): “Provo tanta emozione nel rivedere la comunità riunita in preghiera in un giorno particolare come quello dell'Ascensione di Cristo in cielo. Mai come oggi mi sento di vivere le parole del Vangelo: Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo”. Ha concluso dicendo: “Sono felice di aver iniziato questo nuovo cammino di comunità con questi sentimenti”.
In un clima di festa la comunità si è ritrovata a vivere un momento spirituale forte che ben si esprimeva in ogni gesto non fatto, in ogni sguardo di gioia e complicità nei confronti dell’amico e conoscente che non si vedeva da tempo, nella gratitudine a Dio per aver dato la possibilità di poter rivivere il momento fondante della fede di ogni cristiano.
L’immagine che segna il tempo e scandisce decenni di amore per il prossimo è la fotografia in bianco e nero, datata 1950, di una distesa di campagna brulla e sassosa.
Da più di un decennio il 1° maggio a Campi Salentina si respira aria di festa, aria di scampagnata, aria di incontri tra grandi e piccini per far volare un aquilone, la “pummeta”.
La pandemia del Covid-19 sta cambiando sicuramente le nostre abitudini, ma sta facendo riscoprire valori dimenticati.
La Settimana Santa, quest’anno, sarà molto particolare così come lo è stato tutto il Tempo Quaresimale.