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La comunità di Arnesano entusiasta si è stretta in un abbraccio affettuoso a don Antonio De Nanni, che sabato scorso, nella cattedrale di Lecce è stato ordinato presbitero durante la solenne celebrazione presieduta dall’arcivescovo Michele Seccia.

 

 

 

Ieri la comunità, che in questi anni ha visto sbocciare e crescere il seme della fede nel giovane Antonio, si è ritrovata in un palpito solo nella chiesa matrice per vivere con lui la prima messa solenne presieduta dal novello presbitero alla presenza dell’arcivescovo, del parroco don Antonio Sozzo e di tanti suoi confratelli.
Il presule, durante l’omelia, ha posto l’attenzione sul ministero sacerdotale: “il mistero dell’eucarestia è ciò che caratterizza essenzialmente la vita del sacerdote” ricordando ai presbiteri che: ”ognuno deve diventare eucarestia, deve diventare segno della presenza di Cristo”.
Ha proseguito raccomandando al nuovo sacerdote che il suo servizio non sia “ad orario” perché la disponibilità totale e illimitata alle persone è “una disponibilità piena al Crocifisso”.
L’arcivescovo, infine, come un padre buono, ha concluso augurando a don Antonio di conservare la sua “gioia del cuore e gioia della vita” in ogni servizio che sarà chiamato ad offrire.
Al termine della celebrazione il nuovo presbitero si è abbandonato ad un saluto copioso di ringraziamenti rivolti a tutta la comunità che lo ha accompagnato per mano da quando ha indossato per le prime volte l’alba del ministrante sino ad oggi, dove indossa la casula sacerdotale, sulla quale è ricamato il volto del Crocifisso, il patrono del paese, cosicché il suo “cordone ombelicale” possa rimanere legato alla terra che lo ha generato, l’amata Arnesano.

 

Racconto per immagini di Gabriele Coppola

 

 

 

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