Nell’Anno Giubilare la comunità parrocchiale di Arnesano accoglie l’invito a riscoprire il dono della speranza, la cui origine è nell’amore del Padre che, nel suo Figlio Gesù, crocifisso e risorto, ne ha rivelato il volto bello attraverso la sua misericordia.
Domani 8 maggio, Arnesano vivrà un evento di straordinaria intensità spirituale: la Discesa straordinaria del Santissimo Crocifisso, in occasione dell’Anno Giubilare e della festa del Patrocinio, giorno in cui la comunità ricordo il miracolo dell’8 maggio 1848. Un momento significativo, che si svolge in anticipo rispetto alla consueta celebrazione della prima domenica di luglio.
La croce che discende non è solo un rito, ma una esperienza di fede, un segno visibile che ricorda quanto Dio continui a farsi vicino nel cuore e nella storia di ciascuno. Come scriveva Papa Francesco nella Bolla di indizione per l’Anno Giubilare «La speranza cristiana nasce dalla Pasqua [...] e affonda le sue radici nell’amore di Dio riversato nei nostri cuori» (Spes non confundit, n. 3). La Discesa del Crocifisso è allora un invito a tornare alla sorgente di quella Speranza che non delude, e che si rinnova proprio attraverso i segni sacri e i gesti della tradizione vivificante e feconda per tutto il popolo.
Domani si ricorda dunque un evento miracoloso legato al SS. Crocifisso, sarà vissuto quest’anno in modo straordinario nel cuore del Giubileo, con una giornata densa di preghiera, memoria, liturgia e gratitudine.
Alle 6.45 si aprirà con la Preghiera delle Cinque Piaghe, seguita alle 7 dalla solenne concelebrazione eucaristica, presieduta dall’arcivescovo Michele Seccia; al termine, la solenne Discesa della Croce e la benedizione di due nuove campane, segno che la comunità lascia alla storia in occasione dell’anno straordinario, come voce di speranza per Arnesano, così come scrive Papa Francesco (Spes non confundit, n. 24), «abbiamo bisogno di vedere segni di speranza, di costruire luoghi di speranza». E queste campane, forgiate per suonare nei giorni santi e nei momenti ordinari, saranno memoria sonora per le generazioni future.
Alle 11.15 la messa, seguita, alle 12, dalla tradizionale Supplica alla Vergine del Santo Rosario. Il pomeriggio si aprirà alle 18.30 con i vespri e il ricordo del miracolo, seguiti alle 19.45 dalla Preghiera delle Cinque Piaghe.
Alle 20, la giornata si concluderà con la solenne concelebrazione eucaristica, presieduta dall’arcivescovo Angelo Panzetta. Questo particolare momento rappresenta un segno di grazia e comunione ecclesiale: la giornata si apre e si chiude sotto la guida dei due pastori della diocesi, segno della sollecitudine della Chiesa che accompagna, custodisce e incoraggia il cammino del suo popolo in questo tempo di grazia.
Al termine, si terrà la Solenne Risalita della Croce, gesto conclusivo che imprime nella memoria il segno di una fede che continua a guardare al cielo con occhi pieni di riconoscenza e speranza.
Nel tempo del Giubileo, siamo chiamati a diventare portatori di questo annuncio, costruttori di una Chiesa che non si chiude ma si apre, che non si lamenta ma spera, che non dimentica ma ringrazia. La Croce ci indica la via donandoci la Speranza che sostiene il nostro cammino.