Non c’è pace senza sviluppo, anzi, “lo sviluppo è il nome nuovo della pace, diceva il Santo Papa Paolo VI, e intendeva riferirsi allo sviluppo e alla emancipazione di tutti e di ciascuno.
In occasione dell'"Internet day" del prossimo 6 febbraio a San Massimiliano Kolbe in Lecce, si è svolto sabato scorso un incontro rivolto a ragazzi dagli 11 ai 14 anni, per affrontare insieme i temi più scottanti, circa rischi e positività della rete e dei social.
L’invito dell’arcivescovo mons. Michele Seccia, rivolto ai giornalisti e agli operatori della comunicazione in occasione della loro annuale festa, è si è incentrato particolarmente sul “saper ascoltare, ricercare e conoscere a fondo la realtà, e solo allora mettere al servizio degli altri la propria vita in un’attività che deve raccontare verità, solidarietà, annuncio di speranza”.
Quello sull'uso o meno dei telefoni cellulari a scuola è un dibattito che, prima ancora di essere tecnologico e di riguardare i ragazzi, dice molto di noi adulti.
L’incontro di mons. Michele Seccia con i giornalisti leccesi, in occasione dell’annuale ricorrenza del patrono degli operatori della comunicazione sociale S. Francesco di Sales, si è rivelato un cordiale e applaudito appuntamento e nello stesso tempo un’interessante riflessione sul ruolo dei comunicatori massmediali e sul loro rapporto con la comunità.
Altri tempi. Sono passati più di 40 anni da quando Lino Toffolo cantava le vicende di Johnny Bassotto, “il poliziotto più in gamba che ci sia”, capace di frequentare i sogni dei bambini e di smascherare le loro bugie.