Era il febbraio del 1945 e a Yalta si svolgeva la conferenza di pace dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Intorno al tavolo i vincitori Roosevelt, Churchill e Stalin.
Nella vita umana segni e simboli occupano un posto importante. In quanto essere corporale e spirituale insieme, l’uomo esprime e percepisce le realtà spirituali attraverso segni e simboli materiali. In quanto essere sociale, l’uomo ha bisogno di segni e di simboli per comunicare con gli altri per mezzo del linguaggio, di gesti, di azioni.
È facile costatare che occorre accompagnare gli utenti digitali in percorsi di nuova formazione, agevolando i diversi itinerari necessari per un incisivo rinnovamento pastorale. Tra i tanti sussidi, merita di essere segnalato un manuale. Facile per tutti, preciso, vivace, Destinato ad appassionati del web, genitori, animatori e catechisti: “Di terra e di cielo”, pubblicato dalle Edizioni S. Paolo.
Quel che serve alla scuola e alla famiglia, nell’interesse della educazione dei bambini, è una robusta e generalizzata relazione di fiducia.
È la pastorale 3.0. Un nuovo scenario si apre per i contatti, le relazioni, il coinvolgimento della gente. Nuove modalità, ed in tempi rapidissimi, mostrano ad un numero elevatissimo di persone, delle quali magari molte giovani, i volti, le documentazioni e le testimonianze delle comunità. Da valorizzare per creare condivisione e quindi comunione.
Le lettura dell’ordinanza della Consulta sul “caso Cappato”, pubblicata ieri, rende ancora più esplicito quanto era in qualche modo emerso col comunicato della Corte del 24 ottobre: la norma che sanziona l’aiuto al suicidio non è contraria alla Costituzione.