È veramente un “mese missionario” diverso, prima di tutto perché la Moldavia è terra di missione ed è ormai quello che noi chiamiamo il nuovo “sud del mondo”, che ha bisogno di un’autentica evangelizzazione per vincere le ombre del passato, oltre interventi all’interno delle diverse situazioni di povertà sociale ed umana.
Con l’inizio del nuovo anno pastorale riparte nella diocesi di Lecce anche l’attività dell’Apostolato della preghiera (Rete mondiale di preghiera del Papa).
La presidenza della Cei, raccogliendo l’appello pronunciato ieri mattina dal Papa durante la messa di apertura dell’Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, invita le comunità ad unirsi alla preghiera del Rosario di domenica 6 ottobre e a vivere la giornata di preghiera e di digiuno del 7 ottobre.
“Per la Giornata missionaria mondiale di quest’anno ho tratto il tema dalla parabola evangelica del banchetto nuziale (cfr Mt 22,1-14)”.
Gli arcivescovi Michele Seccia e Angelo Raffaele Panzetta, unitamente al presbiterio e all’intera comunità diocesana di Lecce, si uniscono al dolore e alla preghiera di suffragio della Chiesa di Lucera-Troia: nella mattinata di oggi è tornato alla Casa del Padre, mons. Antonio Pitta.
Gratitudine e nostalgia. Sono stati questi i due sentimenti che hanno attraversato la celebrazione che ieri sera, nella chiesa parrocchiale di San Paolo in Crotone, il nuovo arcivescovo coadiutore di Lecce ha presieduto per salutare la diocesi calabrese che egli ha guidato per più di quattro anni.