Protagonista la bellezza che non si arrende, le donne guerriere e la loro contagiosa voglia di vivere al “Grand Hotel Tiziano e dei Congressi” di Lecce per la terza edizione di “Io m’arzo e l’otto ogni giorno”.
Come già precedentemente anticipato, la Gifra di Squinzano è una vera e propria fucina di talenti ed è bello poter raccontare singolarmente qualcosa di questi ragazzi che, seppur giovanissimi, da anni spendono la loro vita nella cura del prossimo e nella salvaguardia di valori civili e profondamente cristiani, senza per questo trascurare lo studio e la costruzione di un futuro lavorativo.
La signora Luigia Valzano, da tutti conosciuta come nonna Picia, è nata a Novoli il 27 gennaio 1912. Lei c’era quando, nei primi del ‘900, le donne lottarono per la rivendicazione e la conquista dei diritti femminili e fu istituita la festa dell’8 marzo. Ed è per questo che, dall’alto dei suoi 107 anni, oggi si adira quando pensa alla superficialità con cui molte ragazze festeggiano questa ricorrenza o vivono con malcontento il loro quotidiano. E, detto da lei, che ha vissuto il tempo della guerra e della fame, non possiamo che crederle.
Parlare con la signora Maria Miglietta di Squinzano significa ripercorrere un viaggio lungo più di 8 decenni. Una donna che ha amato riempire la sua vita cercando sempre di cogliere tutte le occasioni che Dio le poneva dinanzi per arricchirla.
“Innumerevoli donne consacrate, nel corso dei secoli fino ai nostri giorni, hanno orientato e continuano a orientare «tutta la loro vita e attività alla contemplazione di Dio»[1] quale segno e profezia della Chiesa vergine, sposa e madre; segno vivo e memoria della fedeltà con cui Dio, attraverso gli eventi della storia, continua a sostenere il suo popolo”[2].
Nel centro storico di Lequile, in una casa circondata da piante e fiori, vive una splendida nonnina di ben 103 anni, la più anziana del paese.