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Con la domenica in Albis, si sono conclusi i festeggiamenti della Madonna di Galeano a Torchiarolo.

 

 

 

Una festa molto particolare e sentita, che inizia con il Gloria della Veglia Pasquale, dopo il quale vi è l'intronizzazione del simulacro della Vergine Maria e il canto dell'inno. La statua arriva dalla piazza, portata dai ragazzi dei quattro rioni del paese ed è accolta da un popolo in lacrime, che applaude, grida e suona le trenule e trozzule. La mattinata del lunedì dell'Angelo è caratterizzata dalla fiera mercato, intorno alla chiesa madre, la quale viene inaugurata ufficialmente dalle autorità civili, religiose e militari, con un momento commemorativo al monumento dei caduti.

Nel pomeriggio la partenza della processione verso il santuario di Galeano con il simulacro della Vergine Maria. All'arrivo presso il santuario, ha presieduto la celebrazione eucaristica l'arcivescovo Michele Seccia, il quale ha esortato il popolo torchiarolese a seguire Maria come modello di vita e madre di speranza, soprattutto la speranza pasquale.

L'arcivescovo, ritrovandosi a celebrare in questa sacra campagna torchiarolese, ha colto l'occasione per citare la "Laudato Si'' di Papa Francesco, invitando tutti al rispetto del creato e della creazione, sapendolo vivere nell'ottica del vangelo. Dopo la messa, che ha inaugurato le feste patronali della diocesi di Lecce dopo la pandemia, è ripartita la processione verso il paese. All'ingresso, l'amministrazione comunale e le autorità militari hanno accolto il simulacro, con la consegna delle chiavi della città e lo spettacolo pirotecnico.

Uno stuolo di fedeli lungo le strade ha accolto Maria fino alla piazza del paese, lì dove un vero e proprio tappeto di gente gremiva il cuore di Torchiarolo. Subito dopo il canto dell'Ave Maria, il SS. Sacramento è stato portato processionalmente della chiesa madre sulla cassa armonica, per la solenne benedizione eucaristica al paese. Il martedì, messe secondo l'orario festivo e la mattina intorno alle 10, un'altra processione si è snodata per le vie del paese, al termine della quale vi è stata la solenne celebrazione eucaristica presieduta dall'arciprete don Gaetano Tornese.

Il sabato seguente, una terza processione, per la prima volta nella storia di Torchiarolo, ha visto il SS. Crocifisso, che è il patrono e la Madonna di Galeano, compatrona, dirigersi verso il cimitero, con processione all'interno dello stesso e benedizione a tutti i fedeli defunti, con un particolare ricordo dei deceduti a causa del Covid e tutti i bimbi e giovani che lì riposano.

Domenica, infine, la solenne celebrazione eucaristica di ringraziamento, col canto del Te Deum, presieduta dal vice parroco don Antonio De Nanni. Un particolare ringraziamento va al comitato feste, all'amministrazione, agli operatori pastorali, alle autorità e a tutti coloro che con zelo e amore, si sono prodigati per la splendida riuscita della festa.

 

 

 

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