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Dopo che i giallorossi militano ormai da cinque anni di serie C, nella città barocca approda un uomo, chiamato dalla società, dopo non aver ricevuto il rinnovo dalla Ternana. Si parte col sesto anno di C e la compagine giallorossa conquista 21 vittorie, 10 pareggi e solo 4 sconfitte. Leccesi in delirio e festeggia la promozione in B con una gara d’anticipo.

SERIE B – MISTER E SOCIETA’

Il 27 agosto al via il campionato di serie B ed il Lecce affronta prima il Benevento appena retrocesso dalla A e poi la Salernitana, entrambe le gare vengono riacciuffate dagli ospiti nei minuti di recupero.

Giusto un paio di giornate per settare la squadra di mister Liverani che si inizia a vincere, e chi ferma questo Lecce?  Sino ad ora colleziona 16 vittorie, 9 pareggi e 7 sconfitte.

Ad inizio stagione l’obbiettivo stagionale della dirigenza giallorossa è stato chiaro: “salvezza, che se arriva con qualche giornata d’anticipo è meglio” disse il presidente Saverio Sticchi Damiani. Di questo passo, la vera salvezza è mister Liverani che è riuscito in poco tempo a prendere il cuore dei leccesi, tenerlo fra le sue grandi mani e portarlo sino alla gloria.

Dopo le festività natalizie l’obiettivo stagionale cambia. La società leccese si pronuncia annunciando la lotta per i playoff vista la posizione in classifica, alta per una squadra neopromossa. La serie B ha già visto fare dei “doppi salti”, da Carpi e Benevento, quindi un altro doppio sarebbe storia nella storia per i giallorossi.

Il gioco di Liverani è “stupefacente”, i calciatori sono macchine da guerra, la società è una roccia, il tifo è insostituibile, eccezionale, unico. Il popolo giallorosso pian piano sta realizando. Sempre più fiducioso del fatto che questo Lecce può davvero tornare in A, lo dimostra il dato degli spettatori che attualmente possiede un record di spettatori pari a 12.936 in Lecce-Pescara del 31/03.

LA CURVA NORD

È instancabile, sensibile, forte e sempre attiva. Si muove in trasferta ben organizzata, sostiene e canta oltre 90 minuti. Ha un grande cuore, sostiene situazioni importanti come Giorgia, una bambina affetta da una rara malattia, la TAP, contro di essere per proteggere il territorio leccese, e si ricorda sempre dei suoi fratelli che hanno lasciato la curva troppo presto.

CLASSIFICA AD OGGI

Lecce primo a pari punti col Brescia  - almeno fino al fischio finale di stasera quando i lombardi affronteranno il Livorno che lotta per non retrocedere - , e ai leccesi parte la tachicardia ma, qui nessuno ha le vertigini.

Tornare nella massima serie sarebbe, forse, il minimo per una piazza che non ha mai smesso di crederci, che ha sempre e comunque seguito squadra e società ovunque sia andata.

Oggi si può e come dice mister Liverani “siamo qui e ce la giochiamo”.

 

Oltre tutto, dobbiamo mai dimenticare chi siamo e da dove veniamo. Chi siamo, lo sa tutta Italia, da dove veniamo, lo sanno solo la tifoseria e il territorio: soltanto loro sanno bene quanto si è sofferto.

Dal 'Marcello Torre' di Pagani a San Siro di Milano, non sarà un attimo, ma forse solo qualche mese. Avanti Lecce.

 

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