Un Papa che fa della mitezza, del dialogo e della costruzione di ponti la cifra del suo ministero.
Anna Fasano, presidente di Banca Etica, fa il punto sulla crisi scatenata dai dazi, chiarisce che si tratta di una questione più geopolitica e finanziaria che economica e ricorda l’importanza del ruolo delle persone, delle imprese e delle istituzioni per ricostruire un clima di fiducia.
L’industria militare del nostro Paese sta traendo profitto dal clima globale di riarmo. Stanno infatti crescendo in maniera significativa le autorizzazioni complessive all’esportazione, che concretizzeranno nei prossimi anni un grande aumento degli incassi delle aziende produttrici di armi a seguito della vendita a Paesi stranieri.
“Dobbiamo investire nel cantiere dell’Europa, che non sia un insieme di istituzioni lontane, ma sia figlia di una lunga storia comune, sia madre della speranza di un futuro umano, non rinunci mai ad investire nel dialogo come metodo per risolvere i conflitti, per non lasciare che prevalga la logica delle armi, per non consentire che prenda piede la narrazione dell’inevitabilità della guerra…”.
“Per un anno sono stato tutti i giorni, per tutto il tempo, con gli stessi compagni e sono tutti uomini. Mi reputo fortunato: ho ottenuto un congedo e sto andando a trovare mia moglie e la mia famiglia. È un anno che non ci vediamo. Ci sono soldati che da tre anni non tornano a casa”.
Sono stati tra i primi a rispondere all’appello congiunto (18 gennaio scorso) del patriarca latino di Gerusalemme, card. Pierbattista Pizzaballa, e del custode di Terra Santa, Padre Francesco Patton, a tornare a Gerusalemme, dopo quasi sedici mesi di assenza per il conflitto a Gaza.