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Si è rinnovata a Borgagne l’antica tradizione del falò di Sant’Antonio, una ricorrenza particolarmente sentita dai fedeli del posto che anche quest’anno hanno voluto mantenere in vita se pur in misura ridotta, a causa dell’emergenza sanitaria in corso.

 

 

 

Ieri sera si è tenuta la solenne celebrazione in onore di Sant’Antonio presso l’oratorio, subito dopo si è tenuta l’accensione della “focara” in forma privata, evento che è stato trasmesso in diretta streaming.

“Il rito è legato alla storia di Sant'Antonio di Padova che, nel 1263, a distanza di trent’anni dalla sua morte, doveva essere trasferito in un’altra chiesa e dopo essere stato disseppellito venne ritrovato in polvere tranne per la sua lingua rimasta intatta” ha spiegato il parroco di Borgagne don Salvatore Scardino, soffermandosi poi sullo spirito di speranza che questa ricorrenza può alimentare nei parrocchiani e tutti i fedeli: “La tradizionale lingua di fuoco che si è innalzata anche quest’anno sia di stimolo per ritrovare forza e speranza attorno al fuoco e che Sant’Antonio, protettore della comunità di Borgagne, interceda per noi e per le nostre famiglie”.

 

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