Si sono svolti nella serata di ieri gli attesi festeggiamenti in onore di San Cataldo, protettore della marina leccese. I fedeli della locale parrocchia, guidata da don Corrado Serafino, si sono stretti ancora una volta attorno al loro amatissimo santo.
Un frammento di cornicione del capitello di una colonna barocca dell’altare laterale situato nella navata destra si “sbriciola” durante la dcorsa notte nella chiesa di Santa Maria della Grazia in Piazza Sant'Oronzo e così crea potenziali preoccupazioni per le celebrazioni e i numerosi turisti che quotidianamente la visitano.
Un altro capolavoro in partenza da Lecce. L’arte sacra in cartapesta leccese continua ad entrare nelle chiese. Come ai vecchi tempi.
È il 10 maggio 1071 quando alcuni tagliapietre intenti alla riedificazione della cattedrale di Taranto, distrutta in precedenza da una scorreria saracena, compiono una singolare scoperta. All’improvviso, il piccone urta contro una lastra lapidea: si tratta di un sepolcro interrato e dimenticato, dal quale tuttavia proviene un misterioso profumo.
La chiesa di San Giacomo, luogo di fede e di arte, per lungo tempo avvolto nella nebbia del silenzio e del dimenticatoio, ha riaperto le sue porte al pubblico con la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Michele Seccia.
Domani 25 Luglio mons. Michele Seccia, arcivescovo di Lecce celebrerà alle 9.30 la messa per l’apertura straordinaria (fino al 28 luglio) della Chiesa di San Giacomo presso Torre del Parco.