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Piazza Duomo gremita di gente, in occasione della benedizione del presepe artistico realizzato per iniziativa dell'amministrazione comunale per la prima volta in quello che una volta veniva considerato il "cortile del vescovo".

Un’atmosfera suggestiva, tra colori e profumi natalizi. La pioggia, a tratti, è come se movimentasse la già calda scena e facesse da cornice ad uno scenario  di per sé incantevole.

Tantissime persone, adulti e bambini, tutti ad osservare incantati  il presepe, che richiama alla memoria le nostre tradizioni, la nostra terra,  e  i nostri mestieri. E alla domanda “quale la vostra impressione?”, la risposta è immediata e spontanea: “non ce lo aspettavamo, è una sorpresa, bellissimo!”.

Certamente quella mangiatoia da sempre ha sorpreso il mondo e ha cambiato la storia dell’uomo, ricordandoci, soprattutto, che “ogni uomo è mio fratello”, così come ha precisato l’arcivescovo Michele Seccia durante la benedizione del presepe artistico alla presenza del sindaco Carlo Salvemini.

Con l’Immacolata si aprono, come da  nostra tradizione, le festività natalizie: tra stelle luminose e canti invitanti, gli sguardi si poseranno sulla culla del ‘bambinello’ che è venuto al mondo per unire e non per dividere, per annunciare il comandamento dell’amore, che non ha colori né appartenenze.

Ed allora che sia un Natale, nel rispetto della fede di ognuno e delle diverse bandiere politiche, all’insegna della solidarietà, della reciproca comprensione e della ‘convivialità delle differenze’!

Da segnalare, oltre all'ottimo lavoro svolto per la costruzione del presepe dalla ditta Gianni Serafino di Merine, la suggestiva illuminazione realizzata dalla ditta Ams Spettacoli di Andrea Gaudino di Lecce. Ed infine, la chicca di quest'anno tra i personaggi del presepe: l'angelo che veglia sulla natività è opera in terracotta realizzata giustapposto per il presepe di quest'anno, dal maestro Marco Epicochi che ha la sua storica bottega proprio in Piazza Duomo. Potremmo dire, dentro il presepe. Non poteva mancare nella scena una sua opera d'arte.

 

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