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Mons. Fabio Ciollaro, attuale vicario generale dell’arcidiocesi di Brindisi-Ostuni è il nuovo vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano. Succede all’amministratore apostolico, l’arcivescovo Francesco Cacucci, nominato da papa Francesco in seguito al trasferimento dell’arcivescovo Luigi Renna alla guida della Chiesa di Catania.

 

 

A dare l’annuncio in contemporanea a Cerignola in cattedrale (GUARDA) lo stesso amministratore apostolico e a Brindisi, presso il santuario di Jaddico, l’arcivescovo Domenico Caliandro.

Nato nel 1961 a San Vito dei Normanni, in provincia di Brindisi, mons. Ciollaro, dopo aver concluso gli studi nel Pontificio Seminario Regionale “Pio XI” di Molfetta, è stato ordinato presbitero il 14 giugno 1986 nella Basilica Santa Maria della Vittoria, chiesa madre di San Vito. Ha conseguito il dottorato in Teologia al Teresianum di Roma. È stato vicario generale dell’arcidiocesi di Brindisi-Ostuni dall’8 settembre 2014 e parroco, per ventisei anni, in diverse comunità: Guagnano, San Vito dei Normanni, Brindisi e San Pancrazio Salentino. Educatore nel Seminario regionale liceale di Taranto, quindi rettore del seminario arcivescovile di Ostuni, ha guidato corsi di esercizi e ritiri spirituali per il clero, i religiosi, i seminaristi. È stato per dodici anni direttore dell’Ufficio scuola e direttore dell’Ufficio amministrativo diocesano. Dal 2003, ha fatto parte del consiglio episcopale, del collegio dei consultori e del consiglio presbiterale. docente di religione cattolica nel liceo classico “Antonio Calamo” di Ostuni e in altre scuole statali, ha insegnato teologia spirituale nell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Brindisi. È autore di varie pubblicazioni.

“Quando martedì scorso, 29 marzo – ha scritto mons. Ciollaro nel suo primo saluto alla diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano -, il nunzio apostolico mi ha comunicato che il Papa aveva deciso di mandarmi a voi come vostro nuovo vescovo, ho pensato a quelle parole del centurione che colpirono anche Gesù: ‘…perché anch’io, che sono un subalterno, ho soldati sotto di me, e dico a uno: va, ed egli va; a un altro: vieni, ed egli viene; e al mio servo: fa’ questo, ed egli lo fa’ (Mt 8,9). Diverse volte nella mia vita, finora, mi è stato chiesto di andare in un luogo o in un altro, di svolgere un servizio o un altro; mi sono affidato al discernimento della Chiesa e ho dato la mia disponibilità. Anche adesso è avvenuto così e ho accettato con semplicità”.

“Il caro mons. Renna – ha aggiunto il vescovo eletto -, prima di partire per Catania, ha detto: ‘Chiedo a Maria che siate pronti ad amare, come me e più di me, il futuro pastore che vi guiderà’. Ora che il nome del futuro pastore è stato annunciato, vi domando, come san Paolo ai Corinzi, ‘fatemi spazio nel vostro cuore!’ (cf 2 Cor 7,2). Ci conosceremo e cammineremo insieme, seguendo il Signore Gesù”.

“Nei prossimi giorni - ha concluso -, come tutti i parroci, comincerò il giro degli ammalati prima di Pasqua. Poi mi immergerò nella Settimana Santa, ma nella preghiera mi ricorderò di voi ogni giorno. Allora, disponiamoci tutti a vivere bene il Triduo pasquale, centro dell’anno liturgico. La risurrezione di Cristo è il fondamento della nostra speranza e riempie di senso i nostri giorni, anche quelli più difficili e tribolati. Aiutatemi con la vostra preghiera a saper diffondere il ‘Vangelo della gioia’, come è missione di ogni vescovo, e ad essere in mezzo a voi araldo della Pasqua del Signore”.

 

 

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