0
0
0
s2sdefault

Non si ferma la macchina della solidarietà a Casamicciola, la zona dell’isola di Ischia colpita da un’alluvione nella mattina presto di sabato 26 novembre che ha provocato una frana con otto vittime accertate e 4 dispersi al momento.

 

 

 

Quando raggiungiamo telefonicamente don Gino Ballirano, parroco di Santa Maria Maddalena a Casamicciola, è in giro su un furgone per distribuire aiuti. “Dopo la riunione – ci racconta - con la Caritas diocesana, abbiamo attivato in parrocchia un centro per la raccolta di alimenti e prodotti per l’igiene, che servirà per lo smistamento delle derrate alimentari e del resto che serve alle persone che abitano in alcuni quartieri isolati, non in quanto danneggiati dal maltempo ma perché le strade sono ancora impraticabili”.

Successivamente, aggiunge il parroco, “arriveranno anche altri tipi di rifornimento, come vestiario, soprattutto per gli sfollati che sono in albergo”, avendo dovuto lasciare le loro case in zone a rischio.

Di fronte alla grande tragedia, la solidarietà non manca: “C’è un supermercato della zona, il Doc a Piazza Bagni, che ha avuto grossi danni per il maltempo - spiega don Gino - ma sta donando prodotti alimentari per le persone che non riescono a muoversi dalle loro abitazioni. Quello che ci viene donato viene ripulito dai volontari della Caritas e lo carichiamo sui furgoni che abbiamo recuperato per iniziare un giro di distribuzione”, spiega il sacerdote.

Solidarietà fattiva, ma anche sostegno spirituale. “L’incontro di preghiera promosso l’altro giorno è stato bellissimo, un momento molto intenso - afferma don Ballirano -. Abbiamo meditato insieme, dopo la preghiera del rosario e i canti, sulla Prima Lettera ai Corinzi, sull’Inno all’amore, e abbiamo compreso che in questo momento quello che ci dà forza e speranza è l’amore, uscire da noi stessi, non stare troppo a pensare ai problemi e metterci subito a disposizione degli altri per amarci e stare vicini gli uni agli altri”.

“Stiamo anche attivando momenti di ascolto - conclude - per le famiglie dei dispersi, che siamo sostenendo con la preghiera e con la nostra vicinanza in questo momento di prova. Oggi in tutte le celebrazioni la preghiera sarà fatta per loro e per le vittime”.

Anche Caritas Italiana continua a seguire con attenzione l’evoluzione della situazione a Casamicciola. “Sabato scorso, il presidente e il segretario generale della Cei, card. Matteo Zuppi e mons. Giuseppe Baturi, hanno espresso - con una telefonata al vescovo, mons. Gennaro Pascarella - la solidarietà della Conferenza episcopale italiana all’intera comunità”, ricorda in una nota la Caritas, annunciando che “venerdì 2 dicembre, il direttore della Caritas Italiana, don Marco Pagniello, sarà nell’isola per testimoniare vicinanza alla popolazione e fare il punto con la Chiesa locale sugli interventi”. Unendosi alla preghiera per le vittime e per i loro familiari, “Caritas Italiana resta in stretto contatto con la delegazione regionale e con la Caritas diocesana per valutare le necessità e organizzare gli aiuti. Da subito si è mobilitata per offrire sostegno morale e psicologico alle famiglie sfollate, con particolare attenzione ai più piccoli e vulnerabili”.

Il centro “Giovanni Paolo II” è il primo punto di riferimento per l’accoglienza degli sfollati che vengono poi indirizzati negli alberghi che hanno dato disponibilità, in alcuni dei quali, non essendo attive le cucine, provvisoriamente Caritas provvede anche ai pasti.

“Questa nuova emergenza - sottolinea don Marco Pagniello - colpisce un territorio e una popolazione che, come abbiamo denunciato il mese scorso, purtroppo è ancora alle prese con i ritardi nella ricostruzione dopo il terremoto che il 21 agosto 2017 ha provocato 2 vittime e 42 feriti, oltre a 3mila sfollati, di cui una parte ancora oggi vive in abitazioni di fortuna”. Poi aggiunge: “Non si può continuare a parlare di prevenzione e cura solo quando ci sono le emergenze. È tempo di responsabilità e consapevolezza: azioni concrete e costanti di studio, difesa e cura del territorio, possono prevenire o comunque ridurre progressivamente i rischi per le popolazioni più vulnerabili”.

 

Forum Famiglie Puglia