Oltre 10mila persone (fra cui una significativa rappresentanza di Alleanza Cattolica del Salento) hanno partecipato alla manifestazione nazionale per la vita, che si è svolta a Roma sabato scorso, sfilando da Piazza della Repubblica ai Fori Imperiali, per chiedere con forza il rispetto della vita umana dal concepimento fino al termine naturale.
I manifestanti - moltissimi i giovani - hanno chiesto la conseguente abrogazione della Legge 194 sull’aborto, l’abrogazione delle tecniche di procreazione medicalmente assistita (Pma) che producono, manipolano e distruggono centinaia di migliaia di embrioni e lo stop a qualsiasi disegno di legge per legalizzare il suicidio assistito, anche a livello regionale.
La manifestazione si è svolta regolarmente, nonostante la contestazione di poche femministe per così dire “arrabbiate”...
Durante l’evento vi è stato il saluto istituzionale del presidente della Camera Lorenzo Fontana, che ha richiamato l’urgenza di “una riflessione ampia e partecipata sul valore della vita e sulla necessità di assicurarne la tutela in ogni sua fase”, specialmente “in un’epoca nella quale la rapidità del progresso pone seri interrogativi sui limiti dell’agire in ambito scientifico e tecnologico”.
Nel corso della manifestazione è stato ricordato come Papa Leone XIV da vescovo abbia partecipato in prima persona alla Marcia per la vita in Perù, affermando con coraggio che “la vita va difesa sempre”’.
Ancora una volta è stato ribadito che l’aborto non è un diritto, ma la soppressione di un figlio; la fecondazione artificiale non è progresso, ma distruzione di embrioni; il suicidio assistito non è libertà, ma fuga dalla realtà, una scorciatoia fatale.
Sul palco ai Fori Imperiali si sono alternati, insieme ai portavoce dell’evento Maria Rachele Ruiu e Massimo Gandolfini, Maurizio Marrone, assessore della Regione Piemonte e promotore del “Fondo vita nascente”, Livia Tossici-Bolt, attivista condannata a due anni di carcere in Inghilterra per aver sostato silenziosamente davanti a una clinica abortiva ed Emanuel Cosmin Stoica, giovane paraplegico che ha denunciato la deriva eugenetica che colpisce i più fragili con aborto ed eutanasia.
Molte le associazioni e le famiglie religiose presenti.