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Nei giorni scorsi si è svolta nella sala della biblioteca dell’Istituto Marcelline di Lecce una conferenza, organizzata dalla Sezione Salento dell’Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme (Oessg), dal titolo “Per il dialogo ecumenico: rapporti tra cattolici e ortodossi in Terra Santa”.

 

 

Dopo i saluti iniziali ai cavalieri e dame dell’Oessg della superiora dell’Istituto Mercelline Suor Monica Ceroni e del preside dell’Oessg sezione Salento Raffaele Garzia, sono stati presentati da don Giuseppe Indino, sacerdote della diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca, i relatori dell’incontro: Donatello Schirinzi, studioso ed esperto della situazione geopolitica in Terra Santa, Padre Giovanni Giannicolo, presbitero della Chiesa ortodossa e Padre Oscar Marzo, frate minore della comunità leccese di Sant’Antonio a Fulgenzio per i rapporti tra i cattolici e gli ortodossi in Terra Santa.

Le relazioni esposte hanno descritto un territorio in continua lotta e hanno raccontato, percorrendo le diverse epoche storiche, dal medioevo ai giorni nostri cosa effettivamente è successo. Particolare attenzione è stata data agli interventi di Papa Francesco e alla storica visita nel lontano 1964 a Gerusalemme di Papa Paolo VI che ha lasciato a Betlemme due segni concreti: l’università per i giovani e l’Istituto Effetà per curare i bambini e le bambine sordomuti; questi due segni ancora oggi richiamano la prima storica visita del successore di Pietro.

A sessanta anni di distanza, dallo storico incontro tra Papa Paolo VI e il Patriarca ecumenico Atenagora a Gerusalemme, si è rotto il muro di incomunicabilità che per secoli aveva tenuto lontani cattolici e ortodossi. Oggi Papa Francesco dice di imparare dall’abbraccio di quei due Grandi della Chiesa sulla strada dell’unità dei cristiani, pregando insieme, camminano insieme, lavorando insieme. E pensando a quello storico gesto di fraternità compiuto a Gerusalemme, preghiamo per la pace, per la pace in Medio Oriente, in Palestina, in Israele, in Ucraina, in tutto il mondo. Tante vittime delle guerre, tanti morti, tanta distruzione… Preghiamo per la pace.

La conferenza è stata molto sentita e partecipata e si è conclusa con la speranza che presto possa determinarsi la pace tanto attesa e con i saluti e i ringraziamenti del preside Raffaele Garzia ai relatori e a tutti i partecipanti.

 

 

 

 

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