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La tradizione torna all’antico dopo la serie di scelte e di motivi contingenti che l’avevano modificata a partire dal 2018.

 

 

Quell’anno il Papa volle celebrare il Corpus Domini non più nella basilica lateranense, com’era stato fino ad allora, ma nella periferia romana di Casal Bertone e l’anno successivo analogamente a Ostia, con le processioni presiedute dall’allora cardinale vicario Angelo De Donatis, nominato un mese fa nuovo penitenziere maggiore.

Poi dal 2020 erano state le restrizioni imposte dalla pandemia e successivamente gli impedimenti dovuti alla salute di Francesco a richiedere ulteriori cambiamenti, nel 2020 e 2021 con la messa celebrata in San Pietro in regime di emergenza sanitaria, tra distanziamenti e ridottissimo numero di presenti, e nel 2022 e nel 2023 con l’annullamento della liturgia stessa, nel primo caso per il dolore al ginocchio accusato da Francesco e lo scorso anno per via del ricovero al Gemelli dopo l’intervento all’addome. Quest’anno torna dunque la celebrazione nell’agenda papale, che il maestro delle cerimonie pontificie, il vescovo Diego Ravelli, ha aggiornato ieri, riferendo che domenica 2 giugno alle 17 Francesco presiederà la liturgia solenne nella basilica di San Giovanni in Laterano. E a tornare, dopo la conclusione della messa, sarà anche la processione verso la basilica di Santa Maria Maggiore, da dove verrà impartita la benedizione eucaristica.

 

 

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