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“La principale causa remota del consumo di droga (è) un malessere esistenziale che assume diverse forme, a seconda della condizione personale e sociale, e che può avere diverse cause, anche in concorso fra loro: la solitudine; lo smarrimento di fronte alle sfide della vita; la mancanza di senso e - specialmente per gli adolescenti e i giovani - di un contesto familiare ricco di relazioni sane e educative”.

 

 

 

È quanto scrive, fra l’altro, il card. Pietro Parolin nel messaggio (LEGGI IL TESTO INTEGRALE) inviato al Centro studi Rosario Livatino in occasione del convegno Droga, le ragioni del no. Scienza, contrasto, prevenzione e recupero, che si svolgerà nel pomeriggio di oggi 6 maggio, a Roma, Sala capitolare di Santa Maria Sopra Minerva (Senato della Repubblica).

Premesso che “non è possibile veramente distinguere (…) tra sostanze dette “pesanti” e altre presentate come “leggere” ma caratterizzate, in realtà, da elevate percentuali di principio attivo”, il Segretario di Stato Vaticano indica quale “esempio luminoso” il “Beato Rosario Livatino”, il quale “ha compiuto la propria esistenza non alienandosi dalla realtà circostante, malgrado le carenze e le minacce che essa comportava”.

 

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