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“Incastonata come una gemma preziosa, tra la Domenica delle Palme e il Triduo santo vi è una celebrazione, che più delle altre, è significativa per noi sacerdoti: la Messa del Crisma”. Mercoledì Santo, 27 marzo alle 18.

 

 

 

Sono le parole con cui l’arcivescovo Michele Seccia ha sottolineato il valore teologico di una celebrazione che “per volere di San Paolo VI, è diventata la ‘Festa Sacerdotale’, nella quale tutti noi rinnoveremo le promesse emesse davanti a Dio il giorno della nostra ordinazione, e che sarebbe bello poter fare davanti ai membri delle nostre comunità; da qui l’invito a coinvolgere, per quanto possibile, tutti i fedeli laici”. “La Messa Crismale - spiega l’arcivescovo che presiederà la solenne liturgia il 27 marzo, Mercoledì Santo, alle 18, in cattedrale -, non è una circostanza che riguarda solo noi sacerdoti, ma nella celebrazione benediremo gli oli dei catecumeni e degli infermi e consacreremo il Crisma, oli che accompagneranno la vita dei figli di Dio, dal momento della nascita terrena al momento della rinascita definitiva in Cristo risorto”.

Poi il riferimento alla prossima ordinazione sacerdotale (LEGGI): “Inoltre, la nostra Chiesa, madre feconda, con quell’olio misto a profumo, consacrerà a Dio la vita del caro diacono Gianmarco Sperani; cominciamo fin d’ora a pregare per lui, e lodiamo il Signore che ancora una volta scommette sulla nostra miseria per manifestare la sovrabbondanza della sua misericordia”.

“Ringraziandovi per l’amore con il quale amate la Chiesa - conclude Seccia rivolgendosi ai sacerdoti -, vi chiedo di portare il mio saluto alle vostre comunità, nella consapevolezza di essere, insieme, in cammino dietro al Signore”.

L’Ufficio liturgico diocesano, nel frattempo, ha comunicato che presbiteri e diaconi si riuniranno nella sacrestia della cattedrale con congruo anticipo. Indossati i paramenti sacri si recheranno, presso la chiesa di Santa Teresa dove l’arcivescovo, alle 17,30, presiederà la preghiera del vespro. Al termine processionalmente, arcivescovo, sacerdoti e diaconi s’incammineranno processionalmente verso la cattedrale per la celebrazione eucaristica.

“Per la consegna degli oli - conclude la nota dell’Ufficio liturgico - l’arcivescovo consegnerà simbolicamente ai vicari foranei il cofanetto contente gli oli. Ogni parroco, poi, al termine dell’agape fraterna, potrà ritirare il cofanetto contenente le ampolle degli oli presso il salone dell’episcopio”.

 

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