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I due volti del Mercoledì delle Ceneri e dell’inizio della Quaresima, ieri nella Chiesa di Lecce: in cattedrale nel pomeriggio con l’arcivescovo Michele Seccia e a San Matteo, in serata, con i giovani nel primo appuntamento di “Why not? Cercati nella quotidianità” (LEGGI).

 

 

 

Nell’omelia in duomo, l’arcivescovo riprendendo i temi del Messaggio per la Quaresima inviato alla comunità diocesana (LEGGI), ha ribadito come l’ascolto e la preghiera “sono vie prioritarie nel cammino verso la Pasqua” e ha invitato i fedeli a “tornare alla fonte, alle Scritture per riscoprire la propria vocazione cristiana e decidere di invertire la marcia della propria vita per riportarla al Signore”.

“‘Signore, insegnaci a pregare’ - ha aggiunto Seccia parlando della preghiera - divenga un’invocazione costante in questa Quaresima”. 

Infine, l’appello ad aprire il cuore ai fratelli: “l’esperienza di ascolto orante ci chiederà di curare tutti i sintomi dell’indifferenza che albergano nel nostro cuore, ad aprire la porta a chiunque abbia il coraggio di bussare. Non facciamocelo ripetere troppe volte: ogni povero che incontriamo ha per noi il volto di Gesù”.

In serata, invece, con il rito dell’imposizione delle ceneri è partito a San Matteo il “viaggio” quaresimale dei giovani proposto dal Servizio diocesano di pastorale giovanile, diretto da don Salvatore Corvino.

Durante la liturgia della Parola, nell’omelia ha sottolineato come la Quaresima sia un tempo favorevole per “scoprire il desiderio di Dio per ciascuno di noi. E qual è il suo desiderio? - si è chiesto -. Egli ci propone la conversione, cioè ci offre la possibilità di entrare nella bellezza del suo amore ed egli stesso bussa alla nostra porta per entrare nella nostra quotidianità per illuminarla e trasformarla dal di dentro”.

 

Racconto per immagini di Arturo Caprioli.

 

 

 

 

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