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Con una lettera a tutta la diocesi, il cardinale vicario Angelo De Donatis ha annunciato un anno di eventi per il 17° centenario della Basilica Lateranese, Madre di tutte le chiese del mondo e sede del Vescovo di Roma. Il direttore del Coro della diocesi di Roma: ho scritto una Messa per la festa della Dedicazione.

 

 

 

È il punto di riferimento per i fedeli della diocesi di Roma e non solo. San Giovanni in Laterano si avvia a celebrare i suoi 1700 anni di storia, con una messa, giovedì 9 novembre, alle 17.30, in occasione della Dedicazione della Basilica del SS. Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista. Le celebrazioni si concluderanno il 9 novembre 2024.

Consacrata da Papa Silvestro I nel 324, alla presenza di Costantino, e dedicata al SS. Salvatore, la Basilica è stata sede di cinque Concili ecumenici. Nella lettera De Donatis, spiega come “in questo luogo noi cristiani di Roma riconosciamo ancora una volta l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo, indicato dal Battista. Qui sentiamo, come il discepolo amato, il cuore di Cristo Salvatore che batte, consumandosi d’amore per tutta l’umanità. Alla scuola dei due Giovanni troviamo la vocazione particolare della nostra Chiesa chiamata a presiedere nella carità”.  Un invito, quello del cardinale, rivolto a ogni sacerdote, diacono, religioso e religiosa, laico e laica a essere Chiesa riunita attorno al pastore per celebrare la dedicazione della Cattedrale e gli anniversari particolari come il 25°, 50°, 60° di ordinazione di sacerdoti e religiosi.

“La Basilica è considerata così nella tradizione, come Mater et caput omnium ecclesiarum", spiega mons. Marco Frisina, direttore del Coro della diocesi di Roma. "Proprio questo titolo antico di Madre e Capo di tutte le Chiese fa capire come la cattedrale del Papa, per la sua origine, è la prima e la prima delle chiese cattedrali del mondo. Nel 324, subito dopo le persecuzioni, Costantino volle questa Chiesa cattedrale e per questo acquista veramente un'importanza straordinaria”. Si tratta dell’unica festa di dedicazione che è festa nel calendario liturgico per tutte le chiese - aggiunge Frisina -, con il Battistero che “ha dato vita cristiana a tutta la Chiesa, perché è il primo della cristianità”. Una memoria, quindi, per ricordare le radici della Chiesa soprattutto in questo momento sinodale, aggiunge il direttore del Coro, per vedere come la Chiesa cattedrale è un simbolo di unità, simbolo di comunione non solo della Diocesi di Roma, ma della Chiesa intera, essendo la cattedrale del Papa.

Sarà proprio don Marco Frisina, con il coro della diocesi di Roma, ad animare il solenne pontificale con canti appositamente composti: “Ho voluto scrivere una Messa per la festa della Dedicazione di San Giovanni con dentro il Kyrie, il Gloria, il Santo e l’Agnello di Dio. Ma ho scritto anche un inno alla Chiesa, perché la cattedrale è un simbolo, un segno della Chiesa fatta di pietre vive. Prendendo lo spunto dalle immagini che ci dà la Lumen Gentium, ho fatto un inno al tempio di Dio proprio pensando a questo”. Frisina ha poi composto un inno alla Chiesa di Roma, “che - spiega - vive dentro l'eredità meravigliosa di tanti testimoni della fede e oltre che gli apostoli Pietro e Paolo, anche di tutti i martiri, ma anche di tanti santi, pastori, laici, di tante famiglie che ancora adesso vivono nella fede e, secondo me, sono i gioielli più belli della nostra Chiesa di Roma”.

 

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