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Dopo aver fatto memoria dell’Ultima cena del Signore nella quale Gesù ha istituto i sacramenti dell’Eucarestia e del Sacerdozio ministeriale, stasera alle 18 in cattedrale l’arcivescovo presiederà l’Azione liturgica della Passione del Signore.

 

 

In questo giorno, la Chiesa, per antichissima tradizione non celebra l’Eucaristia. Tutto tace, tutto si umilia e si inginocchia davanti alla croce di Cristo. L’Azione liturgica si svolge in tre momenti: Liturgia della Parola, l’Adorazione della croce e la Comunione sacramentale.

All’inizio della celebrazione l’arcivescovo si prostrerà a terra in segno di penitenza chiedendo perdono al Signore per i peccati e invocando la misericordia del Padre.

La Liturgia della Parola che ha il suo centro nel Vangelo della Passione secondo Giovanni, proclamato a più voci come nella Domenica delle Palme, si concluderà con una lunga Preghiera universale con la quale la Chiesa prega per tutte le necessità.

Dopo la speciale liturgia, l’arcivescovo si recherò nella chiesa di Santa Teresa per avviare la tradizionale processione del Cristo morto e della Desolata.

La processione varcherà le soglie della chiesa di Santa Teresa alle 19:30 e si dirigerà, percorrendo Corso Libertini, verso Porta San Biagio passando da Piazza Sant’Oronzo. Al rientro è prevista una sosta in Piazza Duomo dove l’arcivescovo dal sagrato della cattedrale rivolgerà un messaggio di penitenziale a tutta la cittadinanza. La processione poi riprenderà il cammino per fare rientro nella chiesa di Santa Teresa.

La statua del Cristo morto (opera in cartapesta del Maccagnani del 1800) è deposta in una bara di cristallo e la Madonna Desolata, tutta vestita di nero che lo segue piangente.

A curare l’organizzazione il commissario arcivescovile della confraternita “Gesù Agonizzante e SS. Medici”, Loredana De Benedetto e il padre spirituale don Alessandro D’Elia che attualmente sono preposti alla cura della chiesa di Santa Teresa.

All’inizio della processione, anche quest’anno lo struggente Inno del Venerdì Santo accompagnato quest’anno dalla Banda “Città di Surbo” diretta dal maestro Vincenzo Stella e cantato dallo storico “Coro delle Pie donne” diretto dal maestro Salvatore Pandarese.

 

 

 

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