0
0
0
s2sdefault

Festa grande per la città mariana di Trepuzzi nella solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria in Cielo con la processione per tutta la città e la celebrazione dell’arcivescovo dinanzi alla “stella che non ci fa smettere di desiderare la santità”.

 

 

Dopo la novena, celebrata dal 6 agosto, il 14 agosto, vigilia della solennità, dopo la messa vespertina delle 19 presieduta dal parroco della chiesa madre di Trepuzzi, don Luca Bisconti, la storica statua della Madonna Assunta, intronizzata sull’altare maggiore, è stata portata in processione per le strade della “civitas mariae” che dalla fine del ‘700 si pone sotto la sua protezione dopo essere stata salvata dalle incursioni nemiche e che ancora oggi guarda a lei come madre, protettrice e modello di santità.

Don Luca Bisconti, parroco della comunità della chiesa madre dell’Assunta, che ha celebrato per la prima volta la festività trepuzzina, si è soffermato molto sul modello che ognuno può vedere in Maria. “Lei che è l’arca della nuova alleanza si è rivestita di parola con il suo si, con il suo eccomi” ha affermato l’arciprete nella sua omelia “e quel ‘beati piuttosto chi mette in pratica la parola’ detto da Gesù sembra quasi dirci che ognuno di noi può essere come Maria mettendo in pratica la parola di Dio.”

Al termine della lunga processione giunta alla villa comunale, il sindaco, dopo un breve saluto ai cittadini, ha consegnato le chiavi della città a Maria accompagnato dall’inno a Maria di Trepuzzi. Infine don Luca ha tenuto un ultimo discorso soffermandosi sull’etimologia del termine “desiderare” collegandosi sempre a Maria: “dal latino ‘de’, privativo, e ‘sideris’, stelle. Quindi significherebbe letteralmente ‘condizione in cui sono assenti le stelle’. Sembrerebbe che ognuno di noi quando pronuncia un desiderio manifesti una sua intima aspirazione a voler avere accanto una stella. Quanti desideri portiamo nel nostro cuore? Quante aspirazioni alle stelle che molto spesso poniamo nei cassetti della vita sperando un giorno di poter spolverare e tirare fuori? Questa sera però, in questa piazza cosi ricca di vita, dopo aver vissuto questi giorni intensi di novena, dopo aver percorso le strade della nostra Trepuzzi con l’immagine dell’Assunta, necessariamente dobbiamo porci questa domanda: nel nostro cuore c’è ancora il desiderio più grande, quello che dà vero senso alla nostra vita, il desiderio alla santità? Rispondo io per tutti: Sì! Se siamo qui la risposta è sì”. E sapete perché sono convinto di questo? Perché vi ho visto: ho ammirato il legame e la devozione che rapisce questa città in questi giorni a Maria. Allora spetta adesso a voi ammirarvi. Non con vanità come davanti ad uno specchio ma nella verità!”

Parole che sono risuonate fino al 15 agosto, solennità dell’Assunta, che ha visto la solenne celebrazione eucaristica nella piazza della chiesa madre presieduta dall’arcivescovo Michele Seccia.

Una piazza gremita che si è raccolta ancora una volta con devozione intorno alla Madonna insieme al proprio pastore che ha ringraziato commosso tutta la comunità e la sua devozione popolare che da sostanza e forma alla fede, tutte le autorità presenti, i sacerdoti di Trepuzzi soprattutto i parroci delle tre comunità presenti, da don Luca a don Antonio Bruno e don Emmanuel Riezzo, ricordando che “venerare e pregare Maria come nostra madre significa adorare Dio nella sua infinita bontà di Padre, in quanto in lei si è incarnato l’amore che ci ha reso tutti fratelli”.

Oggi è la giornata del ringraziamento. Stasera alle 19,30 la celebrazione eucaristica presieduta da don Luca. Al termine l'adorazione eucaristica e il canto del Te Deum.

 

 

Forum Famiglie Puglia