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“Un pacco d’amore” è l’iniziativa realizzata dai gruppi di catechesi della parrocchia Sant’Andrea apostolo a Novoli.

 

 

 

Possiamo definirlo un Natale “capovolto” a cui non siamo abituati a credere, con Babbo Natale che non porta doni e giocattoli, ma i regali li riceve direttamente dai bambini.

L’idea nasce da un gruppo di catechiste del settimo corso, dopo aver ascoltato la testimonianza dei ragazzi della Comunità di Sant’Egidio di Lecce. I volontari sono stati invitati durante un incontro per raccontare ai ragazzi come svolgono il loro servizio tra i poveri e i senzatetto della città. La convinzione di dare una mano ha coinvolto poi l’intera comunità parrocchiale: si è avviata una raccolta di doni, come sciarpe, cappellini in lana, coperte, plaid e tutto il necessario per scaldarsi durante le fredde giornate invernali.

Sabato, prima delle vacanze natalizie, la chiesa matrice si è riempita di bambini che con addosso un cappellino rosso, hanno atteso l’arrivo di Babbo Natale. Munito di caramelle, circondato dall’entusiasmo dei piccoli, Santa Claus, un clochard dalla lunga barba bianca e lo sguardo buono, non ha portato regali, ma i regali li ha ricevuti. Ogni gruppo di catechesi gli ha dedicato un pensiero e consegnato dei doni da condividere con i suoi amici.

“L’idea era quella di invitare un senzatetto per farlo vestire da Babbo Natale, e a lui che noi abbiamo dato i regali, e tramite lui e i ragazzi della comunità di sant’Egidio, arriveranno a coloro che hanno bisogno”, ha affermato l’arciprete di Novoli, don Stefano Spedicato. “È stato un momento bello per i bambini, entusiasti ed emozionati, ma soprattutto è stato bello vedere la felicità di quest’uomo che non si aspettava un’accoglienza così calorosa. Si è sentito amato. Questo per lui è stato motivo di riscatto: non è semplicemente un fare la carità, ma è un restituire dignità”.

 

 

 

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