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San Massimiliano Kolbe, la cui memoria liturgica ricorre domani 14 agosto, è l'eroico frate francescano conventuale che nel campo di concentramento di Auschwitz offrì la propria vita per salvare quella di un padre di famiglia, Francesco Gaiowniczek, condannato a morire di fame come rappresaglia per la fuga di un detenuto.

 

 

Giovanni Paolo II, nell'elevarlo agli onori degli altari, il 10 ottobre 1982, lo ha proclamato «patrono del nostro difficile secolo», un esempio di pace e di fraternità in una società sconvolta dall'odio e dall'egoismo.

Nella parrocchia di San Massimiliano Kolbe a Lecce il programma delle celebrazioni in onore del titolare prevede stasera alle 18 l’adorazione eucaristica e racconto del martirio di San Massimiliano Kolbe.

Domani 14 agosto alle 8:30 il quartiere si risveglierà al ritmo di musica, in onore del Santo Martire. Alle 9 la celebrazione eucaristica e la benedizione con la reliquia del santo.

Sempre domani dalle 10 alle 12, "Oasi in città" un tempo di preghiera e di adorazione Alle 19 la celebrazione eucaristica che terminerà con la benedizione con la reliquia del santo martire, protettore dei radioamatori, dei giornalisti, dei detenuti, delle famiglie, dei tossicodipendenti e di tutte le persone che soffrono a causa dei disturbi alimentari.

 

 

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