Ricordare a volte non aiuta. Accende la nostalgia più che il dolore: quello, purtroppo, non si smorza mai. Oggi Paolo Serio avrebbe compiuto 47 anni e nonostante l’età, pur sempre giovane, aveva conservato inalterato il brio saltellante del bambino che era in lui.
La Lube Civitanova ha conquistato la Superlega di pallavolo maschile. Alla guida tecnica della squadra lo squinzanese Ferdinando “Fefè” De Giorgi.
A distanza di sette anni il Lecce è tornatoin serie A e le Istituzioni, Provincia in testa, partecipano alla festa.
Una stagione a dir poco esplosiva. Un mister che “ringhia” la porta blindata, la difesa che lotta nonostante le ferite, il centrocampo a “petto in fuori” e l’attacco che affonda senza pietà.
È finita l’attesa. E toccare il cielo con un dito è possibile. Lo si è sentito, visto e gustato, con gli occhi umidi di gioia, ieri quando si è concretizzato un sogno; quando giocatori, allenatore, presidente, dirigenti e tifosi, tanti supporter quanti mai se ne erano visti prima al Via del Mare (oltre 25mila), hanno partecipato alla felicità di tutti i salentini, vicini e lontani, per il ritorno in serie A del Lecce.
Tornando indietro nel tempo a mo' di flashback è possibile rivedere l'intero cammino stagionale dei giallorossi. Adesso, però, occorre dare un senso all'atto finale: “Nel percorso fatto fino ad oggi, com’è normale che sia, ci sono stati dei momenti positivi ed altri meno. Tornare indietro è come vedere un film e la cosa migliore di questo film è che il finale dipende da noi”. Mister Fabio Liverani utilizza una metafora cinematografica per descrivere l'ambiente all'indomani del match clou contro lo Spezia.