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Una sconfitta sonora. Sette gol subiti - proprio come le sette note musicali disposte su un dolente pentagramma - contro i solo due realizzati, in rimonta, nel primo tempo.

 

 

 

Ovviamente non sono queste le partite che il Lecce deve vincere; ma di pericolose, difficili, complesse come questa 26esima, persa in malo modo contro una dilagante Atalanta, ce ne saranno altre, anche a stretto giro.

«Umiliati e offesi», con cinque reti di scarto: una rarità, una gara spettacolare per i nove gol visti al Via del Mare, ma triste perché ha avuto due facce, due fronti, come Giano, indecifrabili. Con due record a confronto al termine: i bergamaschi primi in classifica per gol realizzati (ben 70), contro i salentini dalla difesa più perforata (56 gol).

Caduti e risorti

Giallorossi reattivi nei 45 minuti iniziali: che riescono a risollevarsi, dopo l’autogol di Donati e il colpo di testa, su calcio d’angolo, di Zapata. Dal netto 0-2, in poco più di venti minuti, Saponara prima e lo stesso Donati (che si riscatta) dopo, reagiscono e vano negli spogliatoi in parità con un 2-2 colmo di fiducia e di speranza per la ripresa (aspettative purtroppo poi andate deluse). 

La débâcle

I salentini reattivi visti all’inizio, nel secondo tempo si sono dimostrati meno accorti, poco attenti, per nulla concentrati, permettendo la goleata che ne è seguita (altre due reti di Zapata, e una a testa di Ilicic, Muriel e Malinovskyi).

Donati-day

Una giornata veramente singolare per Donati che, contemporaneamente, mette a segno il suo primo autogol e la sua prima rete in seria A con il Lecce; peccato, che sia stato un record ininfluente, che si è annullato da solo.

Secondo tempo

Sembra proprio che il quarto d’ora di riposo abbia nuociuto ai ragazzi di mister Liverani. Sono tornati in campo privi di quel ritmo che ne aveva caratterizzato la rimonta nella prima frazione di gioco, quando avevano trovato la forza di risollevarsi dal divario anche fisico con i bergamaschi di mister Gasperini. Neanche il vento favorevole gli è stato d’aiuto. 

Liverani-pensiero

Troppo forte l’Atalanta. Lo dice Liverani che ricorda la straordinaria squadra lombarda che mette a segno con facilità (dal Valencia al Milan); un abisso di differenza. «Dispiace però, dice, vedere così preso la rassegnazione alla sconfitta. Per vincere occorrono gli uomini, le loro individualità, per non vanificare ciò che si è conquistato con sacrificio riagguantando il doppio svantaggio».

Ripresa e prossima

Intanto gli allenamenti dei giallorossi riprendono oggi pomeriggio, alle 15, all’Acaya Golf Resort, in attesa del prossimo incontro, il secondo in casa consecutivo, contro il Milan, lunedì 9 marzo alle 20.45 (misure sanitarie permettendo). E i tifosi, che non hanno mai smesso di applaudire i loro beniamini, non mancheranno di fare la loro parte, anche conto il diavolo rossonero.

 

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