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“L’umanesimo europeo per la fraternita dei popoli”. Questo il tema del secondo corso formazione promosso dall’Ufficio cultura dell’arcidiocesi di Taranto in continuità con le tematiche sviluppate negli anni scorsi attraverso un corso di formazione sull’identità spirituale e sulla vocazione umanistica dell’Europa come vocazione alla fraternità universale.

 

 

 

“Il corso - spiega l’arcivescovo Ciro Miniero - intende riflettere sulla costruzione del ‘nuovo umanesimo europeo’, sognato da Papa Francesco, che nasce dalla dolente constatazione di un’Europa ‘stanca e invecchiata’, ‘un’Europa decaduta che sembra abbia perso la sua capacità generatrice e creatrice’”.

Il percorso, animato da don Antonio Rubino, vicario episcopale per la pastorale della cultura e guidato da Lino Prenna, docente di filosofia dell’educazione, “evidenzierà che a fondamento di un nuovo umanesimo – sottolinea mons. Miniero - è necessaria la nascita di una rinnovata coscienza europea, la quale non può prescindere dell’elaborazione di un ethos comune, la cui elaborazione coincide con il processo di umanizzazione dei popoli, delle culture e delle religioni”.
L’incontro inaugurale, sul tema “Fratelli tutti, senza frontiere: Francesco d’Assisi, fratello universale”, si terrà domani 24 novembre alle 18 presso l’auditorium San Roberto Bellarmino. Interverranno mons. Miniero e Prenna. I successivi incontri saranno dedicati a “L’umanesimo planetario di Paolo VI”, “Il nuovo umanesimo europeo di Francesco”, “Amicizia sociale e fraternità universale”, “La fraternità per umanizzare la democrazia”, “Globalizzazione economica e giustizia sociale” e “L’Unione europea per una cultura della pace”.

 

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