Anche le Caritas diocesane hanno pagato un duro prezzo durante l’emergenza Coronavirus: tra operatori e volontari sono stati 179 quelli positivi al Covid-19, di cui 95 ricoverati e 20 deceduti.
Il 34% delle persone che si sono rivolte alle Caritas diocesane nel periodo del lockdown sono “nuovi poveri”, ossia persone che si sono rivolte per la prima volta alle strutture ecclesiali.
Un numero di telefono, centinaia di operatori sparsi in tutta Italia, un solo obiettivo: ascoltare i bisogni delle famiglie e supportarle in questa fase delicata della ripartenza, segnata dall’incertezza, dalle difficoltà economiche, da problematiche legate alla disabilità.
Nel periodo più difficile che potevamo immaginare non si sono fatti attendere gesti di solidarietà ordinari e straordinari. La creatività e la fantasia degli italiani, popolo dal cuore grande, si è mostrata anche ai tempi del Covid19.
Riaprire rapidamente scuole e spazi educativi prevedendo iniziative di sostegno per i bambini con difficoltà. Lo chiedono una trentina di pediatri di tutto il territorio nazionale, sostenendo che, mentre il rischio contagio è bassissimo, sono preoccupanti i danni psicologici e educativi prodotti da questo prolungato isolamento, che ha peraltro esasperato le disuguaglianze sociali.
L’altra mattina presso la sala del museo Castromediano di Lecce un gruppo di oltre 50 imprenditori salentini del settore “Audio – Luci – Video per lo spettacolo” si sono riuniti insieme all’assessore regionale Loredana Capone per esporre i problemi della filiera legata al mondo degli eventi.