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Sono un milione e 382mila i bambini italiani che vivono in condizione di povertà assoluta.

 

 

 

A lanciare l’allarme è Save the Children, sulla base dei dati Istat secondo i quali il 14,2% dei minori non può permettersi il necessario per vivere in condizioni dignitose. «L’incidenza della povertà minorile si conferma in proporzioni quasi doppie rispetto a quella della popolazione adulta nel suo complesso - commenta Raffaela Milano, direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children -. Si tratta di una “ingiustizia generazionale” che oggi pesa sulle loro spalle».

Dai dati Istat emerge che le famiglie più colpite dalla povertà assoluta sono quelle con i figli più piccoli, quelle dove il capo famiglia è in cerca di occupazione, quelle in cui uno o entrambi i genitori sono stranieri e quelle che vivono in affitto. Anche la geografia incide sulla povertà. La maglia nera spetta alle regioni meridionali. Al Sud, infatti, la povertà interessa il 16,1% dei minori, ben al di sopra della media nazionale.

È assolutamente necessario prendere provvedimenti concreti e immediati per contrastare l’aumento della povertà tra i bambini, le bambine e gli adolescenti. Per evitare che la povertà materiale si trasformi in povertà educativa per intere generazioni, è importante puntare sull’educazione e su aiuti concreti dando priorità alle zone dove la povertà minorile è più acuta, che proteggano bambini, bambine e adolescenti dagli effetti drammatici della povertà sul loro percorso di crescita.

 

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