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In periodo di pandemia, la difesa della salute è diventata l’assoluta priorità sociale, com’è naturale che sia quando in gioco è la vita delle persone. È la stessa salute che viene tutelata quando si riesce a mantenere l’ambiente pulito e accogliente, preferendo il verde degli alberi al grigio della cementificazione.

 

 

Da questa riflessione ha tratto spunto un service ideato dalla presidente pro-tempore del Rotaract Lecce Barocco, Gloria Melcarne, e proseguito con la presidente in carica Giulia Maglio.

Il progetto “Rac To Breathe” (Rotarcat per Respirare), realizzato in collaborazione con l’Aigu (Associazione italiana giovani per l’Unesco), ha trovato concreto compimento nell’Istituto Marcelline di Lecce, prestigioso luogo storico nel cuore della città.

La prima fase si è concretizzata con la piantumazione di nuovi alberi nel giardino delle Marcelline alla presenza dei bambini. A completare l’opera è atteso a breve l’arrivo di una pianta benedetta da Papa Francesco, che alla difesa dell’ambiente ha dedicato anche un’enciclica: è il dono, simbolicamente forte, di una parrocchia romana costruita con criteri di ecosostenibilità e anche per questo visitata proprio dal Pontefice.

Una targa affissa all’ingresso dell’Istituto ha sancito l’impegno per il futuro sui temi ambientali anche ai fini educativi dei tanti scolari e studenti frequentanti. A fare gli onori di casa Suor Monica Ceroni che ha accolto Gloria Melcarne, Francesca De Vitis, Fortunato Pititto, Cristina Melgiovanni e Stefania Mandurino, presidente del Rotary Club Lecce Sud all’avvio del service. 

La seconda fase dell’iniziativa, che preparerà la semina per nuovi obiettivi ambientalisti, si svilupperà domani (13 novembre) con la prevista conferenza che potrà tenersi solo in remoto sulla piattaforma Zoom. Relatori il dott. Fortunato Pititto, la dott.ssa Cristina Melgiovanni, la dott.ssa Alessandra Costantini, e gli ingegneri Stefano Pelagalli e Werner Davide Romano.

“I relatori - sottolinea Gloria Melcarne - affronteranno il problema dal punto di vista medico, legale e ingegneristico, indicando le cose da fare, ma anche quelle da non fare perché perseguibili sul piano amministrativo o penale, al fine di migliorare l’ambiente che ci ospita e custodirlo al meglio per il futuro”.

 

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