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Essere in possesso di un’identità digitale per poter frequentare i social a partire dai 16 anni d’età: è questa la proposta avanzata qualche giorno fa dalla Garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti in risposta a quella francese che vuole consentirne l’accesso a partire dai 15 d’anni d’età.

 

 

 

L’obiettivo è quello di tutelare i più giovani da possibili effetti nocivi dal navigare sui social network. «Vogliamo provare a regolare un mondo senza regole», ha affermato Carla Garlatti.

Si è visto, infatti, in questi anni, che il limite minimo per l’accesso ai social  può essere facilmente aggirato. Ecco il motivo per il quale si sta pensando ad un nuovo sistema per la verifica dell’età dei minorenni che accedono ai servizi digitali, basato sulla certificazione dell’identità digitale. La proposta francese,  prevede sanzioni per le piattaforme che non accertino l’esattezza dei dati anagrafici dichiarati utilizzando tecniche certificate da un’autorità competente. Questo obbliga i provider a verifiche più efficaci.

Ovviamente, come sempre è necessario che i genitori siano garanti e vigili.

 

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